Arvultùra contro Paradisi: “Il Comune di Senigallia non ci ha mai finanziato”
Il centro sociale autogestito: "attacco populistico del candidato a sindaco, mai voluti fondi pubblici"
Il centro sociale autogestito Arvultura contro il candidato sindaco Roberto Paradisi e il suo alleato Luigi Rebecchini, per quello che reputa “un attacco populistico nei nostri confronti”.
“Dobbiamo fare alcune precisazioni importanti per quanto riguarda i finanziamenti pubblici che la nostra organizzazione riceverebbe, secondo quanto affermano il candidato sindaco Paradisi e il candidato co-sindaco Rebecchini – spiega Arvultùra – .Per prima cosa, rispetto al canone di locazione dell’immobile in via Abbagnano la nostra organizzazione è adempiente e lo è sempre stata. In secondo luogo, rispetto alla riduzione del canone, noi non riceviamo alcun privilegio, poiché il nostro contratto rispetta il regolamento comunale del 27/10/2010, che ha come obiettivo quello di disciplinare la concessione di immobili da parte del Comune ad associazioni. Il nostro contratto si basa dunque sulle medesime regole seguite da tutte le associazioni dal 2010, sia per la riduzione del canone, che per le utenze di acqua, luce e gas. In altre parole, la nostra organizzazione versa regolarmente l’affitto e le utenze, contribuendo quindi, come tutte le altre associazioni, alle casse comunali. Quanto poi alle spese di manutenzione ordinaria, la tassa rifiuti e la rete telefonica, queste le abbiamo sempre pagate con le attività della nostra organizzazione”.
“Ma Paradisi e il fido Rebecchini sostengono anche che ci sarebbero stati nei nostri confronti dei finanziamenti pubblici pari ad un importo di 12.000 euro – continua Arvultùra – .Posto che la somma sia giusta, parliamo in realtà di fondi stanziati dall’Amministrazione per la messa a norma dei locali prima della nostra entrata, così da consentire il rispetto delle normative vigenti, in particolar modo quelle riguardanti i diritti dei disabili: una spesa, dunque, non solo nello specifico da noi non richiesta, ma fatta, ancora una volta, per chiunque stipula o stipulerà un contratto di concessione con l’Amministrazione Comunale, e che riteniamo giusta per evidenti ragioni di civiltà (speriamo che valga lo stesso anche per Paradisi e Rebecchini). In alcun modo, quindi, un finanziamento ad hoc, in alcun modo, in realtà, un finanziamento alla nostra organizzazione. Manutenzione e messa a norma, tra l’altro, resesi necessarie conseguentemente alla unilaterale decisione, da parte dell’Amministrazione, di separare i locali destinati alla nostra organizzazione da quelli dell’associazione Bubamara. Decisione in sede di trattativa da noi osteggiata, per il fatto che ci sarebbe piaciuto condividere gli spazi, invece di chiuderli, arricchendo così le esperienze delle diverse realtà attraverso processi di cooperazione e una costante pratica del Comune”.
“Non solo quindi non ci sono mai stati finanziamenti pubblici nei confronti della nostra organizzazione, ma vorremmo anche sottolineare un altro fatto, ossia che noi non abbiamo neanche mai richiesto alcun soldo pubblico per le nostre attività (neanche ai tempi del Mezza Canaja), e questo per ragioni e valutazioni di natura squisitamente politica“.
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