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Elezioni regionali 2015: l’intervista a Fabrizio Volpini

Ecco i temi cari al candidato PD alle votazioni per il rinnovo di consiglio, giunta e presidente delle Marche

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Fabrizio Volpini

Chiusura di campagna elettorale anche per Fabrizio Volpini, il candidato alle elezioni regionali 2015 delle Marche per il Partito Democratico a sostegno di Luca Ceriscioli.

Fabrizio Volpini è un medico di medicina generale. Da quasi trent’anni opera come medico di famiglia a Senigallia. Ogni giorno vede in studio o a domicilio tra i trenta e i quaranta pazienti. Cosa ha imparato da questa professione?

Ho compreso, anzitutto, che gran parte delle esigenze sanitarie delle persone sono gestibili sul territorio; come ho detto nella lettera pubblicata nei giorni scorsi, se i medici di medicina generale sono preparati, attenti, seri e affidabili e meglio organizzati, possono evitare che i malati affollino inutilmente ospedali e pronto soccorso. Ecco la necessità di riannodare una rete di strutture e di servizi che garantiscano la presa in carico del paziente e la continuità del percorso di cura. Oltre ai ‘conti in ordine’, occorre trasparenza nell’investimento sui presìdi ospedalieri, coinvolgendo i territori interessati e superando le diffidenze nate in questi anni tra l’amministrazione regionale e quelle locali.

Il diritto alla salute è stato il tema del suo Tour sul territorio, cos’è emerso di interessante?

Un aspetto interessante è quello dell’economia rurale: c’è un’agricoltura che sta sperimentando percorsi di ammodernamento, offrendo occupazione. Gli agricoltori sono orientati a produrre cibo di qualità, in primo luogo da colture biologiche e da commercializzare a chilometro zero.

L’occupazione, il lavoro, il rilancio dell’economia, altri temi centrali…

Noi proponiamo, com’è evidente dal programma del nostro candidato presidente Ceriscioli, lo snellimento delle procedure amministrative (e quindi dei loro costi), sostegno all’affitto e rilancio dell’edilizia popolare, politiche di incentivi al lavoro per contrastare la disoccupazione giovanile, sblocco degli investimenti per le strutture ospedaliere, incentivare l’economia rurale e le produzioni di qualità. D’altro canto, la storia dell’economia marchigiana è storia di coesione sociale…

Volpini, lei è stato Assessore alle Politiche Sociali, cosa porterà della sua esperienza in Regione?

Noi godiamo di un sistema di welfare integrato tra la rete dei servizi locali dei Comuni, delle famiglie, delle risorse del volontariato e dell’associazionismo, della cooperazione e della programmazione regionale. Sempre più si dovranno promuovere politiche e strumenti in grado di coniugare le esigenze di sviluppo sostenibile con quelle della qualità di vita, della riduzione delle disuguaglianze e dell’affermazione dei diritti all’istruzione, alla salute, alla casa, alla dignità della persona. La cooperazione e il volontariato saranno punti di forza per lo sviluppo e la partecipazione della comunità regionale. Investire nello sviluppo della cooperazione significa credere che la soluzione ai problemi sia quella tracciata da donne e uomini che assieme lavorano per una crescita sostenibile e partecipata.

Altro tema a lei caro è lo sport…

Oltre all’aspetto agonistico e ricreativo, gli eventi e le manifestazioni ospitati nelle Marche rappresentano un forte attrattore anche per il turismo, come noi abbiamo fatto a Senigallia, ad esempio. In questa cornice ecco i nostri obiettivi: censimento degli impianti e risanamento delle strutture; promozione dello sport come fattore di salute e benessere; incentivazione dello sport per i diversamente abili; intercettazione di fondi europei collegati a progetti per l’educazione, la salute, lo sport.

Cultura e turismo, questi grandi sottovalutati, mi sentirei di dire…

Con la cultura si crea nuovo lavoro e si genera sviluppo. E’ però necessario tracciare percorsi culturali facendo leva su un turismo di qualità, attraverso la pianificazione delle attività. La cultura dovrà interagire con le politiche per il turismo e la valorizzazione delle eccellenze marchigiane. Tutto questo può promuovere buona occupazione, inclusione e migliori condizioni sociali. Il turismo dovrà essere uno degli asset principali per il traino economico della regione. Il binomio turismo sostenibile-cultura risulterà vincente se riuscirà a creare un vero sistema Marche integrato con le politiche di valorizzazione del territorio, dell’ambiente, delle eccellenze di prodotto.
Si dovrà̀ inoltre sostenere la riqualificazione delle strutture alberghiere e dei servizi, favorire l’aggregazione degli attori del settore, formare nuove professionalità dotando strutture e servizi di personale giovane e qualificato; per fare questo abbiamo nelle nostre Scuole Alberghiere dei partner qualificati e importanti.

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