Il Comune replica alla proprietà Bora Bora: “Più volte chiesto di sanare abusi”
"Sono gli unici non in regola con il Piano degli Arenili. Vanno tutelati operatori che operano nella legalità"
Le accuse rivolte dalla proprietà del Bora Bora e del ristorante L’Ancora al Comune di Senigallia circa la penalizzazione di queste attività sono totalmente infondate e rasentano la calunnia.
L’approvazione del Piano comunale degli Arenili, che ha costituito uno strumento fondamentale per sostenere la riqualificazione delle imprese e dell’offerta turistica del lungomare, è avvenuta dopo una proficua fase di confronto, dialogo e partecipazione tra l’Amministrazione, le associazioni di categoria e gli operatori balneari.
Tale fase ha prodotto un quadro regolamentare ben preciso e condiviso, all’interno del quale ogni impresa può presentare progetti innovativi mirati a rendere più attrattiva e quindi più redditizia la propria attività.
Ovviamente, di pari passo, sono andati i controlli eseguiti dalla Polizia municipale, volti a far rispettare le regole previste dal Piano degli Arenili stesso. Va tenuto conto che l’atteggiamento dell’Amministrazione non è stato in alcun modo vessatorio nei confronti degli operatori e, anzi, ha sempre cercato di accompagnare e coniugare il rispetto delle regole con le esigenze imprenditoriali degli operatori.
Il risultato è stato straordinario, visto che oggi tutti gli operatori risultano in regola con le prescrizioni previste dal Piano. Tutti tranne uno, appunto la proprietà del Bora Bora e dell’Ancora, che nonostante la richiesta di sanare gli abusi, più volte sollecitata e notificata sia al concessionario che al precedente gestore, non ha mai ritenuto di adeguarsi.
Un comportamento inaccettabile, che non c’entra nulla con la burocrazia, ma molto con il mancato rispetto delle norme e, soprattutto, lesivo nei confronti di tutti gli altri imprenditori che hanno realizzato interventi per rientrare nel quadro della legalità.
Tra l’altro, non corrisponde a verità neppure l’annunciato rischio di una mancata apertura del Bora Bora e dell’Ancora, visto che fin dall’apertura della stagione estiva, avvenuta il 1° aprile, la proprietà ha regolarmente ricevuto sia concessione demaniale per l’attività balneare, sia l’autorizzazione per la somministrazione di cibi e bevande per l’attività di ristorazione.
Questa non è mai stata e non sarà mai l’Amministrazione dei condoni, ma quella del sostegno alle imprese attraverso la semplificazione e la sburocratizzazione delle procedure, come dimostra l’istituzione del Suap, e del rispetto delle leggi e dei regolamenti.
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