Alluvione, l’esposto raccoglie le firme di cittadini e candidati sindaco
Mangialardi non firma: "Intempestivo, Procura già indaga". Ma punta il dito contro Regione e Provincia
Abbiamo convocato tutti i candidati a sindaco per presentagli in anteprima l’esposto che depositeremo alla Procura della Repubblica in merito all’alluvione di maggio 2014. Si sono presentati i candidati Battisti, Liverani, Paradisi, Perini e Sartini, i quali hanno dichiarato di essere disponibili a firmare l’esposto.
Non ha partecipato la Martinangeli del Movimento 5 Stelle per propri impegni elettorali, che però ha dichiarato la sua disponibilità ad esaminare l’esposto.
Non si è presentato Mangialardi, il quale ci ha inviato una nota che diamo alla stampa per opportuna conoscenza (CLICCA QUI, pdf – 57 KB)), ove ha declinato l’incontro ritenendo l’iniziativa dell’esposto “intempestiva e superata in quanto la Procura ha avviato un’indagine ed ha acquisito la documentazione necessaria per accertare quanto accaduto ed eventuali responsabilità“, aggiungendo che “la scelta di presentare l’esposto è poco appropriata e gli stessi promotori ne sono poco convinti, in quanto andava fatto prima“.
Ci dispiace per tale atteggiamento di Mangialardi che ha perso l’ennesima opportunità di confronto.
Sulla convinzione di presentare l’esposto, Mangialardi stia sereno che i promotori ed i tanti cittadini che lo stanno firmando sono fortemente decisi a continuare nell’azione di accertamento della verità.
In un anno abbiamo avuto un’alluvione con morti e tanti danni a privati ed alle aziende, nonché cinque rischi esondazione e qualche giorno fa allagamenti diffusi su tutto il territorio: questi sono motivi validi per continuare!
L’esposto mira a supportare l’azione della Magistratura e pertanto riteniamo prezioso il nostro contributo, libero da vincoli di sorta: c’è voluto tutto questo tempo per raccogliere i tanti documenti, senza una collaborazione fattiva degli enti preposti, e anche per capire cause e responsabilità di tale tragedia che ha colpito la nostra città, ma oggi siamo pronti.
All’inizio siamo stati accusati di essere dei mascalzoni, di illudere la gente e di raccontare stupidaggini circa le responsabilità degli enti, negate sempre dall’attuale sindaco, che definiva l’alluvione un evento eccezionale ed imprevedibile. Per magia proprio nella lettera che ci ha di recente spedito, Mangialardi solo oggi afferma che “le responsabilità vanno eventualmente ricercate nei confronti di Regione e Provincia, che hanno competenza sulla gestione del Misa“.
Finalmente anche il sindaco dice ciò che noi abbiamo sempre sostenuto: l’alluvione ha precisi responsabili e non è stato un evento eccezionale, come invece il primo cittadino sino a pochi giorni fa indicava.
Sarebbe interessante capire questo mutamento improvviso di valutazione, ma a questo punto poco rileva e comunque il suo “j’accuse” verso gli altri enti è importante anche per le indagini della Procura!
E’ chiaro che va approfondito anche il ruolo del sindaco nella gestione della prevenzione con la redazione del piano di salvaguardia della popolazione e nella gestione dell’allerta, compiti che riguardano esclusivamente la sua persona.
Abbiamo tentato di valutarlo all’incontro del Portone con il diretto interessato, ma lui si è rifiutato di rispondere alle nostre domande: restiamo comunque speranzosi che un giorno voglia concederci delle risposte in merito e magari fugare ogni dubbio e saremo pronti anche a chiedere scusa delle domande che vorremmo porgli: ma per fare questo occorre che Mangialardi risponda!
Di recente abbiamo letto che Mangialardi e il candidato alla presidenza della Regione, Ceriscioli, avrebbero siglato il “Patto della Rotonda“, teso a dare risposte ai senigalliesi sul rischio esondazione del Misa. Ciò significa che se entrambi saranno eletti nei rispettivi scranni, data l’accusa precisa di Mangialardi verso la Regione, Ceriscioli spingerà sull’assicurazione della Regione per risarcire gli alluvionati? Speriamo!
Del resto Ceriscioli, da sindaco di Pesaro, ha predisposto un piano di salvaguardia della popolazione che interessava oltre 12.000 persone, a differenza del sindaco e della classe politica della nostra città che lo ha ristretto ad alcune vie, data la difficoltà a gestire un piano di evacuazione con migliaia di persone, dichiarata dal sindaco davanti alla Commissione di inchiesta consiliare.
Attenderemo gli esiti delle imminenti elezioni, facendo un sincero augurio a tutti i candidati e soprattutto ai cittadini che subiscono le scelte dei politici, garantendo che una volta insediato il nuovo sindaco continueremo nelle nostre azioni: raccolta delle firme per l’esposto alla Procura e collaborazione con la Procura; raccolta delle deleghe per tentare la mediazione della Camera di Commercio di Ancona per far pagare i danni a chi riteniamo responsabili dell’alluvione ed alle loro assicurazioni.
Anche sul versante mediazione, abbiamo ottenuto dal Sindaco, previa nostra azione insistente, la concessione di una sala pubblica di proprietà del Comune per gestire la mediazione con gli enti pubblici ed i privati coinvolti nell’alluvione, non la sala consiliare come aveva promesso all’incontro del Portone, ma comunque una sala pubblica.
Come vedete il nostro lavoro serio sta iniziando a produrre i primi risultati nell’interesse degli alluvionati e dell’intera comunità con precisi obiettivi: mitigazione del rischio esondazione di un fiume pericoloso e risarcimento dei danni da parte di chi ha contribuito al loro verificarsi.
dal Coordinamento dei Comitati Alluvione Maggio 2014
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