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“Fermare Sibilla spetta a noi”, Arvultùra contro il progetto al largo di Senigallia

"L'Adriatico non è di Renzi, dell'Unione Europea né tantomeno delle multinazionali"

Autorà - Autoricambi Senigallia
La mappa dell'area per lo stoccaggio di Co2 "Sibilla"

Lanciano è una città dell’Abruzzo di circa 40.000 abitanti. Questa città, lo scorso sabato (23 maggio), è stata attraversata da un’imponente manifestazione di popolo; 60.000 persone sono scese in piazza contro le trivellazioni in Adriatico agite dalle multinazionali del petrolio e dal Governo Renzi, grazie al decreto “Sblocca Italia”.

Come Spazio Comune Autogestito Arvultura – insieme ai Centri Sociali delle Marche – abbiamo ritenuto fondamentale essere presenti, non solo per un’ovvia e scontata solidarietà ad ogni lotta che difende i beni comuni, ma perché a noi senigalliesi il problema delle trivelle riguarda direttamente in quanto, a 27 km (14,6 miglia nautiche) dalla nostra costa, si trova il pozzo Cornelia dove è in progetto la piattaforma di escavazione Sibilla. Parliamo di una superficie di 218,14 kmq di mare, dove la società “Independent Gas Management s.r.l.” e l’Unione Europea hanno deciso di applicare nuove forme, tutte sperimentali, per lo stoccaggio di CO2. Sperimentazione che implica la totale ignoranza del reale impatto ambientale sul nostro territorio e dei rischi connessi.

Ecco perché la lotta che la popolazione abruzzese sta portando avanti contro Ombrina, è la stessa lotta che dovremmo mettere in campo noi marchigiani contro Sibilla. In comune abbiamo non solo la difesa dell’Adriatico dall’essere trasformato in una groviera, ma la tutela del nostro territorio, della sua ecologia, della sua economia, della sua cultura, della sua democrazia e del suo “buon vivere”.

Il mare Adriatico non appartiene né al Governo Renzi né all’Unione Europea, ancora meno alle multinazionali del petrolio. Il mare Adriatico è un bene comune: la difesa delle sue coste, delle sue acque e dei suoi prodotti riguarda tutti noi. Ecco perché riteniamo che sia il momento di costruire anche a Senigallia e nelle Marche un coordinamento che si opponga, senza se e senza ma, al progetto Sibilla.

Fermare la trivellazione e la petrolizzazione dell’Adriatico si può e si deve e, come ci insegna l’Abruzzo, fermarle tocca a noi.

Commenti
Solo un commento
la triccula 2015-05-27 10:39:58
alla manifestazione in Abruzzo, non sono stati lanciati pomodori e bombe carta ( per il momento) da chi non la pensa nella stessa maniera, e ce ne sono eccome!
sarà un caso che a voi "fermare le trivellazioni " sta bene?
a quando l'assalto alle piattaforme?
ATTENZIONE!
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