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“Tante gravi ingiustizie e lacune nelle Buona Scuola”

Fileri e Montesi "respingono" la riforma e l'invalsi: "Si investa in personale, ricerca e innovazione"

La Città Futura con Mangialardi Sindaco - Elezioni Comunali Senigallia 2015
Banchi di scuola, aula scolastica

Ad una prima superficiale lettura della cosiddetta “Buona Scuola” è facile cadere nelle suggestioni e non cogliere le tante gravi ingiustizie e lacune che questa riforma nasconde. È evidente anche che il documento sia scritto da chi non fa scuola.

Non si può pensare la scuola come un’azienda che deve sottostare alle “leggi di mercato”; questo va a discapito della formazione, del pensiero critico, delle relazioni, dell’accoglienza, della sicurezza degli alunni e della professionalità di chi vi opera.

Respingiamo questa proposta di riforma.
– E’ inaccettabile il ruolo arbitrario attribuito al Dirigente scolastico con la conseguente delegittimazione del Collegio dei Docenti; pericoloso è il potere della chiamata discrezionale dei precari e della loro immissione in ruolo.
– Non è accettabile che la valutazione del Dirigente crei competizione tra i docenti che serenamente collaborano per un progetto educativo comune.
– Non c’è nessuna chiarezza riguardo al numero delle assunzioni dei precari ma si prospetta una forte diminuzione rispetto alle promesse iniziali. Dopo anni di supplenze annuali i docenti precari specializzati che non rientrano nell’obbligo di assunzione vedranno drasticamente ridotte le possibilità di lavoro.
– E’ grave che in tutto il documento non ci sia alcun accenno all’innalzamento dell’obbligo scolastico a 18 anni a contrasto dell’elevato tasso di abbandono scolastico. Con la proposta “alternanza scuola-lavoro” è alto il rischio per i ragazzi della scuola superiore che questa si traduca, nei mesi estivi, in lavoro non remunerato.
– E’ inaccettabile e gravissimo che collaboratori scolastici e personale della segreteria siano stati citati solo in previsione dei prossimi tagli di organico e non come parte integrante del progetto educativo pedagogico, dell’attività didattica e di supporto per la sicurezza quotidiana degli alunni. Già da settembre questi collaboratori non saranno sostituiti per assenze inferiori a una settimana. Come per i docenti andrebbe predisposto un piano di stabilizzazione ripristinando l’organico ATA già tagliato.

Nausicaa Fileri e Luciano MontesiDa troppi anni non si investe sulla didattica e sull’innovazione: sono stati ridotti i fondi per la ricerca, la formazione e l’acquisto di materiale. Le scuole sono poco sicure, le aule insufficienti, mancano i laboratori e le attrezzature digitali; questo rende ancora più inaccettabile l’aumento dei finanziamenti alle scuole private e il finanziamento delle scuole pubbliche da parte di privati che entrerebbero così nella scuola condizionando le scelte didattiche sulla base delle loro esigenze.

La realtà nelle scuole italiane è assolutamente eterogenea ed è inconcepibile che chi ci impone questa riforma non tenga conto di un dato così evidente e proponga come strumento di valutazione degli alunni e dell’operato dei docenti una prova impersonale come l’INVALSI, che non considera minimamente la peculiarità e le caratteristiche individuali degli alunni a cui viene somministrata. Dal 2007 il nostro Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro è bloccato. Solo in campagna elettorale tutti dicono che i nostri stipendi sono tra i più bassi d’Europa.

Il Governo non riconosce che da almeno quarant’anni, nonostante i continui tagli, gli insegnanti si impegnano a rendere la scuola pubblica un’istituzione credibile e spesso eccellente.
Credere nel personale, nella formazione libera e gratuita, finanziare la ricerca e l’innovazione della didattica è il vero modo di valorizzare la scuola pubblica.
da Nausicaa Fileri e Luciano Montesi

Commenti
Solo un commento
fredvargas
fredvargas 2015-05-19 15:02:45
una ferma condanna dell'invalsi magari sarebbe stato meglio che l'aveste fatta prima delle prove stesse...
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