Girolametti: “e allora io chiedo le dimissioni di Paradisi da Senigallia”
Il consigliere di maggioranza torna sulle contestazioni a Salvini
Il consigliere Paradisi chiede la mie dimissioni e di Enrico Pergolesi? Bene! Provocazione per provocazione, io chiedo le sue dimissioni dalla città di Senigallia che, per la sua cultura democratica, antifascista, antixenofoba, non ha nulla da spartire con i Paradisi e i Salvini di turno.
Salvini è un provocatore che, a scopo propagandistico, fomenta l’odio sociale dei penultimi contro gli ultimi, sfruttando le sofferenze di una società già in disgregazione, sotto i colpi di una crisi economica che tutti gli ultimi governi vorrebbero risolvere con tagli alla scuola, alla sanità, ai servizi sociali e con la riduzione dei diritti dei lavoratori, fino al lavoro gratuito.
In una città come Senigallia, dove si cerca di tenere uniti tutti i pezzi della società, dove si mantiene alto il livello dei servizi sociali e si riescono a trovare le risorse per un fondo di solidarietà nonostante i continui tagli e i patti di stabilità, ebbene in una città come questa ci piomba Salvini, strapagato con denaro pubblico, per essere praticamente assente nel parlamento europeo.
Sarà legittimo che la lista de “La Città Futura” possa essere presente ai margini della loro legittima manifestazione con cartelli di protesta e con una presenza silenziosa?
Oppure per democrazia si intende che chi va in piazza ha il diritto di ricevere solo applausi?
Certo sarebbe stato molto meglio che tutte le forze politiche che non si riconoscono nel fascio-leghismo di Salvini fossero scese in piazza per un dissenso silenzioso ma significativo, perché altrimenti si rischia di cadere nell’indifferenza. Umilmente mi associo a Gramsci che, circa 80 anni fa affermava: “odio gli indifferenti”, mentre della sua non-indifferenza pagava duramente le conseguenze!
L’inerzia rischia di lasciare la contestazione solo ai Centri Sociali con cui ieri non abbiamo condiviso alcuna iniziativa e tantomeno il lancio di uova o pomodori (di petardi ne ho sentito solo uno, anche se per qualcuno c’è stata una “guerriglia”)
Per concludere dissento da un uso sproporzionato della forza pubblica che giovedì ha bloccato il centro della città. Bastava circoscrivere la piazza e lasciare libera circolazione ai cittadini lungo il Corso, visto che i sostenitori di Salvini erano meno di un centinaio, ampiamente contenuti in Piazza Roma! Avrebbe reso meglio la dimensione del raduno: assolutamente marginale, nonostante Paradisi si affanni a cercare il maggior rilievo mediatico possibile con provocazioni come la richiesta delle mie dimissioni.
da Carlo Girolametti – La Città Futura Senigallia
Lungimirante esempio di democrazia(con la d minuscola)
Ritrovi presto le sue idee o se faccia un bel giro a marina,perché appoggiando queste persone non é che ci faccia tutta questa gran figura....si dimetta che magari ci guadagniamo tutti(sopratutto quelli che credono possa esistere una nuova sinistra,,,che sicuramente non siete voi)
Io fossi al posto del Sindaco Mangialardi o chiunque dell'Amministrazione presente, come per esempio Ceresoni, avrei preso la parola ma per mandare a casa i violenti e fare in modo che il Comizio, come democrazia prevede, potesse avere il suo corso. Il Sindaco in carica deve fare in modo che i Comizi di tutti i candidati si possano svolgere nel miglior modo possibile perchè anche questo è il suo ruolo.
Non è successo questo male ma almeno pretendo che l'attuale Amministrazione pubblicamente faccia le scuse a Paradisi e a Salvini per non aver dato loro la possibilità di esprimere le loro idee e soluzioni.
Questo non vuol dire però che nel comizio, chi volesse, poteva tranquillamente in maniera civile prendere parola e mettere in difficoltà il politico di turno.....MA CON LE PAROLE E L'INTELLIGENZA DI CUI OGUNO DI NOI DISPONE.
A disposizione
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