400 persone a Senigallia per contestare Salvini, militarizzato il centro storico
Cronaca veloce di un giovedì senigalliese
![La protesta in Piazza Roma durante il comizio della Lega Nord](https://www.senigallianotizie.it/articoli/2015/05/senigallia-mai-con-salvini.jpg?badd6b)
In meno di 24 ore, in un giorno lavorativo, in orario lavorativo, lo Spazio Comune Autogestito Arvultùra è riuscito a portare in piazza circa 400 persone.
Salvini e il suo pubblico fascio-leghista – chiusi dentro una gabbia di blindati e agenti antisommossa – sono stati per un intero pomeriggio circondati e assediati in tutti i lati della piazza. Un blocco di circa 200 persone si è concentrato a sinistra di Piazza Roma, un altro blocco di un centinaio di cittadini si sono posizionati tra Corso II Giugno e Piazza Simoncelli, una sessantina abbondante invece si sono trovati a destra della piazza; mentre decine di persone sono riuscite ad arrivare fin sotto al palco di Salvini e gridare tutta la loro indignazione.
Durante il comizio, Salvini e la truppa fascio-leghista sono stati oggetto di cospicui lanci di uova, pomodori, torce e petardi, che lo hanno ripetutamente interrotto fino a decretarne il prematuro scioglimento.
Il corteo è poi continuato, attraversando tutte le vie del centro storico, tentando di conquistare il palco leghista fino a entrare in piazza Roma, dove poco prima che la manifestazione si sciogliesse, è stato caricato due volte dalle forze dell’ordine. Alla fine i manifestanti hanno preso il palco e lì il corteo si è sciolto.
La militarizzazione di piazza Roma e di corso II Giugno è stata un atto indegno: le forze dell’ordine hanno di fatto trasformato la piazza centrale di Senigallia in una zona rossa con check-point. Troppi cittadini mentre si muovevano lungo il corso, tentando di raggiungere le proprie case, sono stati controllati e perquisiti. Alcuni senigalliesi sono stati anche strattonati e violentemente allontanati senza alcun motivo.
Il cuore nevralgico della città chiuso e proibito per un intero pomeriggio non ha un precedente nella storia cittadina, neanche negli anni ’70. Questa è l’idea di città che hanno Paradisi e Rebecchini? E questa è anche l’idea della Giunta Mangialardi, attualmente in carica?
Senigallia ha dato un’ottima risposta a chi, spesato con i soldi pubblici – 15.000 euro al mese – non passa un giorno seduto al Parlamento Europeo, mentre gira a seminare per l’Italia odio, razzismo e xenofobia; costruendo il proprio profitto politico speculando sulle paure, le insicurezze e le angosce di chi in questi anni è stato impoverito dalla crisi.
A chi predica e pratica la guerra tra poveri, rispondiamo che è ora che la paura cambi fronte.
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