La Città Futura, tramite il suo delegato di lista Massimiliano Giacchella, ha presentato un richiamo chiedendo la ricusazione del simbolo della lista “L’altra Sinistra con Senigallia, Battisti Sindaco”, perché a suo avviso presentava elementi di confondibilità con il contrassegno utilizzato dalla lista regionale “Altre Marche – Sinistra unita”.

Reclamo che però non è stato accolto dalla sottocommissione elettorale, in quanto è emerso che non crea alcuna confusione con le liste che partecipano alle elezioni comunali, oltretutto è stata presentata inserendo il nome del candidato e non può quindi creare dubbi. “L’Altra Senigallia con la Sinistra – Paolo Battisti” è questa la dicitura completa che per la sottocommissione elettorale va quindi bene e non genera confusione”.

Parafrasando Marx potremmo dire che “Città Futura” alleata con il PD, partito che pratica la “politica della miseria” (e noi invece cerchiamo quella del Benessere), ci mostra le miserie della politica. Il ricorso nei confronti del nostro simbolo “Altra Senigallia per la Sinistra”,  perché simile a quello di Altre Marche che compete per le elezioni regionali, è un atto sciocco e meschino insieme. Sciocco perché, come con senso di ponderatezza si è espressa la commissione elettorale, non confonde nessuno visto che non ce ne sono di simili nella competizione per il rinnovo del consiglio comunale e mostra  quale considerazione abbiano dei cittadini elettori ritenuti incapaci di distinguere. Meschino perché rivela tutta la loro falsa coscienza. Altre Marche, che a parole vorrebbero sostenere, infatti è un progetto che si caratterizza per un programma e una collocazione politica d’alternativa al PD e al suo sistema di potere e di governo, che guarda ai movimenti e alle lotte, tutto il contrario della genuflessa subalternità a Mangialardi e al suo partito che Città Futura  ha praticato e si dispone a praticare a Senigallia, e allora pensano di risolvere le loro contraddizioni e la loro incoerenza cercando di cancellare “ope legis” chi non ci sta e vuole offrire agli elettori di sinistra l’opportunità di stare a testa alta.

“L’altra Senigallia con la Sinistra” vuole significare che quella parte dei cittadini che non si sentono politicamente vicini alla sinistra possono comunque ritrovarsi nelle idee e nei valori che portiamo avanti, perché riguardano veramente l’interesse collettivo, senza pregiudizio alcuno. La Città Futura invece è alleata con persone che provengono dal centro-destra (Monachesi, Fiore e Rimini solo per citarne alcuni), con illustri personaggi del Rotary (notoriamente non un’aggregazione di sinistra) e con candidati iscritti alla Massoneria. Cinque anni or sono queste stesse persone che hanno cercato democraticamente di toglierci di mezzo, imputarono all’ora candidato Mancini di avere un ‘Massone’ in lista. Io ero un semplice candidato e quel signore non era neanche nella mia lista (il responsabile della coalizione era Francesco Mancini, ricordatevi questo nome) sennò non sarei stato d’accordo con questa cosa. Ma questo candidato aveva fatto e faceva tutto alla luce del sole, e tutti sapevano che faceva parte della Massoneria, in quanto anche storico e studioso della materia. Perché invece nella lista del PD c’è una persona iscritta alla Massoneria da anni ma in totale e assoluto segreto e silenzio? Non mi piace questa cosa, per i cittadini innanzitutto. Fate chiarezza in casa vostra, cari signori, prima di cercare di chiudere la bocca agli altri.

Paolo Battisti (Candidato Sindaco “L’altra Sinistra con Senigallia”)