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Osservatorio sulla sanità, La Città Futura risponde a Sartini

Girolametti: "Il clima di forte contrapposizione non aiutò la discussione"

Optovolante - Ottica a Senigallia
Carlo Girolametti

Il tema della sanità locale è decisivo oltre che per il livello di assistenza anche per le ricadute socio-economiche sull nostro territorio, pertanto il contributo di ciascuno è utile ed importante. La corsa a chi è più bravo, cercando di mettere in cattiva luce l’altro, non serve e rischia di far partire ancora una volta con il piede sbagliato.

Ricordo benela richiesta di Roberto Mancini di istituire un “osservatorio sulla sanità, che allora venne percepito dalla “maggioranza” come una ulteriore Commissione Consigliare risultante dallo sdoppiamento di quella sui servizi alla persona (servizi socio-sanitari). Non venne ritenuta utile perché sarebbe stata formata dagli stessi consiglieri e aperta ai rappresentanti sindacali, Tribunale del malato ecc. ai quali non è mai stato impedito di partecipare attivamente, di fare proposte e dare contributi all’interno della commissione già esistente.

Il clima di fortecontrapposizione non aiutò la discussione neanche su questo tema e sono disponibile a fare autocritica per non aver cercato a sufficienza di arrivare ad un confronto utile e propositivo, tra maggioranza e minoranza, prima del voto in aula.

Quello che ho già proposto ad un gruppo di operatori sanitari, e per cui mi impegno con tutti gli altri, se sarò nel prossimo Consiglio comunale, è promuovere un gruppo di lavoro, formato da medici e personale del comparto in rappresentanza di tutte le strutture e ovviamente comprendente le rappresentanze sindacali, il Tribunale del malato e le organizzazioni del volontariato, che periodicamente incontri il Consiglio Comunale e l’Amministrazione Comunale. L’obiettivo è quello di creare uno strumento che consenta di valutare costantemente l’adeguatezza delle strutture e delle risorse umane spettanti ad un ospedale che deve restare strategico per l’Area Vasta 2.

E’ necessario dare dignità ad ogni operatore, considerarlo una persona che si impegna innanzi tutto per la salute dell’utente e per la qualità della struttura dove lavora. E’ necessario però uscire dalla “lamentela delegante” e formulare proposte operative. Da operatore sanitario so che spesso la soluzione dei problemi ( o delle criticità, come si dice oggi) si può trovare li dove originano, meglio che in altri luoghi.

Commenti
Solo un commento
pablo 2015-05-06 20:43:18
"Ricordo bene la richiesta di Roberto Mancini di istituire un “osservatorio” sulla sanità, che allora venne percepito dalla “maggioranza” come una ulteriore Commissione Consigliare risultante dallo sdoppiamento di quella sui servizi alla persona (servizi socio-sanitari). Non venne ritenuta utile perché sarebbe stata formata dagli stessi consiglieri e aperta ai rappresentanti sindacali, Tribunale del malato ecc. ai quali non è mai stato impedito di partecipare attivamente, di fare proposte e dare contributi all’interno della commissione già esistente." QUESTO PASSAGGIO VIENE PERCEPITO COME QUELLO DI UNO CHE LAVORA NELLA SANITA' CHE SI ARRAMPICA SUGLI SPECCHI PER AVERE VISIBILITA'. In compenso sta facendo autocritica
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