Propaganda elettorale, Paradisi attacca: “è la staffetta dell’illegalità”
Dopo Mangialardi, nel mirino finisce Campanile. Il candidato di Unione Civica: "Intervenga il Prefetto"
Fermato Mangialardi, il testimone dell’illegalità lo ha assunto Gennaro Campanile, l’assessore al “selfie sportivo” . Il tutto nel silenzio della Prefettura che, ancora, non si è decisa ad intervenire per porre la parole fine a questo stillicidio di violazioni di legge messe in atto prima direttamente dal sindaco, ora dal suo assessore (peraltro candidato consigliere).
Campanile, con l’estemporanea iniziativa istituzionale sull’accesso dei caniall’interno degli uffici strombazzata su tutti i giornali (se ne è accorto 25 giorni prima delle elezioni che vi era un divieto?), ha spudoratamente violato la legge 81 del 1993, che vieta ai singoli amministratori di svolgere comunicazione personale e a tutte le pubbliche amministrazioni di svolgere attività di propaganda di qualsiasi genere.
Ma questi signori, riescono a svolgere una campagna elettorale nel rispetto della legge e all’insegna della correttezza e delle regole? Riescono a far passare una settimana senza ricorrere alle furbizie e ad atti illegittimi? Riescono a competere con gli altri candidati in modo leale? Faccio un appello agli organi di informazione: si rifiutino di pubblicare comunicati e dichiarazioni che violano esplicitamente la legge. E faccio un appello al Prefetto che non può continuare a fingere che a Senigallia tutto si stia svolgendo secondo le regole e secondo la correttezza istituzionale. Intervenga e subito.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!