Paolo Battisti presenta “L’altra Senigallia con la sinistra”
Per un assessorato del “benessere cittadino”
Immediato congedo dei Dirigenti super pagati a più di 100mila euro l’anno (uscita enorme di soldi che continua da 15 anni) sostituiti da personale interno opportunamente valorizzato. Immediato stop alle consulenze esterne (soprattutto quelle legali) che costano a noi cittadini circa 300mila euro l’anno. Taglio netto agli impegni di spesa folli e assurdi che l’Amministrazione assume senza nessuna programmazione e nessun ritorno economico per la collettività (per esempio l’erba sintetica del campo di calcio delle Saline che verrà pagata 500mila euro).
Semplicemente con questi accorgimenti, tutelando il denaro pubblico invece di spenderlo senza un progetto preciso di medio-lungo periodo, riusciremo a diminuire le tasse e attuare una moltitudine di progetti. Innanzitutto la Bolletta dei Rifiuti, sia per i privati che per i commercianti, deve ridiventare una tariffa (si paga solo quello che si consuma e basta) e non una tassa calcolata senza un equo criterio da aumentare in maniera indiscriminata a seconda dei buchi di bilancio. La retta delle mense scolastiche, che ha subito un aumento del 30 per cento in un solo colpo (con il conseguente taglio delle merendine) e ha creato enorme disagio a tante famiglie, tornerà immediatamente al livello precedente. Così come sarà ampliata la fascia delle famiglie che non dovranno pagare la tassa sulla prima casa.
La casa, la salute (cioè la possibilità di curarsi gratuitamente) e il lavoro sono tre diritti inalienabili che spettano a ciascun cittadino. Per quanto riguarda gli appartamenti, secondo l’ultima graduatoria pubblicata dal Comune di Senigallia (quindi dati ufficiali) ci sono circa 500 famiglie che hanno diritto ad avere un alloggio popolare. Negli ultimi 15 anni, anche quando la crisi economica era lontana dal venire, non è stato fatto praticamente nulla e la situazione ora è disperata. Prima cosa che faremo è lavorare a stretto contatto con l’istituto case popolari per trovare subito delle nuove soluzioni abitative. Immediatamente dopo fare un accordo con gli imprenditori per mettere sul mercato a prezzi calmierati tutto l’invenduto, che ammonta a centinaia di soluzioni abitative.
Per quanto riguarda la salute, sono 5 anni (e sono stato il primo) che mi batto per tutelare il nostro sistema socio sanitario, sempre più allo sbando e sempre più depauperato delle sue funzioni. Nel 2010 avevo chiesto che si formasse una commissione consiliare permanente sulla sanità (senza gettone di presenza) in modo che tutto il Consiglio Comunale, in rappresentanza dei cittadini, facesse quadrato per difendere le nostre strutture socio-sanitarie (proposta bocciata da PD, Città Futura e Vivisenigallia). Poi ho chiesto e ottenuto si facesse un Consiglio Grande sulla Sanità per far venire i massimi dirigenti regionali per sapere cosa sarebbe stato della nostra salute. Dopo 4 anni di insistenze ho chiesto e ottenuto lo spostamento della Guardia Medica in un luogo più idoneo
Nel penultimo Consiglio Comunale è passata all’unanimità (tranne un voto negativo) una mia proposta per introdurre nel nostro territorio la figura dell’infermiere di quartiere in servizio 24 ore su 24, in modo da evitare (ove possibile) giornate intere in Ospedale ad aspettare in sala di attesa e accudire in casa soprattutto le persone sole, anziani e portatori di handicap. Ormai siamo giunti ad una destrutturazione del welfare da parte dei partiti al Governo: altissimi ticket per la Sanità pubblica (che scoraggiano ormai molti cittadini a fare anche gli esami diagnostici più urgenti e, le donne ad eseguire esami importanti per la prevenzione, come la mammografia); liste d’attesa lunghe più di un anno, che favoriscono gli ambulatori privati; depotenziamento dei pronto soccorsi, dei poliambulatori e degli asili nido.
Sul lavoro infine, noi dobbiamo far si che l’amministrazione non sia solo un ente che fa del sussidio pubblico, della carità e dell’elemosina l’unico dispositivo tramite il quale aiutare i cittadini. Pur mantenendo (è doveroso) i servizi di base per garantire la dignità di ciascun individuo, è necessario far sì che essi siano sempre accompagnati da un percorso di formazione e crescita professionale e di aiuto alla collettività (cancellazione delle bollette comunali in cambio di lavori socialmente utili per chi è indigente). Ai nostri cittadini dobbiamo dare la dignità di un lavoro decoroso innanzitutto. Un Comune può e deve creare Lavoro (con il turismo, l’agricoltura e il commercio, porteremo tanti esempi). E la madre di tutte le battaglie, anche se sovracomunale, sarà quella relativa al Salario Minimo Garantito. Basta schiavi, vogliamo le persone con i loro diritti!
Gli ultimi due paragrafi riguardano il nome della lista e la mia persona. Il nome della lista non è stato scelto a casa: “L’altra Senigallia con la Sinistra” vuole significare che quella parte dei cittadini che non si sentono politicamente vicini alla sinistra possono comunque ritrovarsi nelle idee che portiamo avanti, perché riguardano veramente l’interesse collettivo, senza pregiudizio alcuno.
In questi 5 anni per il mio lavoro ho avuto attestati di stima da singoli individui, da associazioni e comitati non riconducibili alla ‘sinistra’. Il nostro obiettivo è diventare maggioranza e sostituire la cultura della “Città degli Amici” con quella del “Benessere di tutti i Cittadini”. Anche perché chi invoca il superamento delle ideologie (vedi PD) sono gli stessi che nella faziosità politica e nelle ideologie vissute in modo ultra identitario ci hanno sguazzato una vita (continuano a prendere voti da oneste e integerrime persone, soprattutto anziane, solo perché gli fanno credere che sono gli eredi del Partito Comunista Italiano.
Per quanto mi riguarda, mesi or sono avevo ideato di mettere insieme un bel pezzo di comunità senigalliese che in questi anni ho avuto modo di incontrare. Per questo avevo ideato tre liste e avevamo pensato ad un candidato sindaco di sintesi (che non ero io). Ma quando questa persona si è ritirata per motivi personali 2 giorni prima della presentazione, per non disperdere questa esperienza mi sono fatto avanti e ho ‘traghettato’ questo gruppo di cittadini, che quasi tutti si affacciavano per la prima volta alla politica (parlo di Senigallia Bene Comune), fino a che non hanno trovato un candidato (scelto da loro) che li rappresentasse degnamente. E io sono tornato ad occuparmi dei miei purtroppo gravi problemi personali, felicissimo di aver portato persone della società civile ad occuparsi della ‘cosa pubblica’ (basta deleghe in bianco ai politici di professione che fanno solo i loro affari).
Poi circa 15 giorni fa, dopo che avevo deciso da tempo di prendere una pausa dalla mia passione politica, un gruppo di una trentina di persone (senza contare quelle che giornalmente mi hanno sempre scritto sui Social) mi ha convocato per una riunione e mi ha chiesto di rappresentarli e di rappresentare quel pezzo di città che poi è la grande maggioranza, composta da casalinghe, pensionati, disoccupati, precari, operai, piccoli artigiani, contro i pochi privilegiati della politica e di chi per interesse grava intorno a quell’orbita maleodorante che da decenni si è impossessata di questa meravigliosa città. In 5 giorni abbiamo trovato 18 candidati e raccolto poco meno di 250 firme. Questo primo grande passo ora deve essere supportato da voi. Aiutateci ad aiutarvi e al primo turno dateci la forza per essere in parecchi in Consiglio Comunale e difendere i vostri (che sono anche i nostri) diritti!
da Paolo Battisti (Candidato Sindaco “L’altra Senigallia con la Sinistra”)
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