Raccolta differenziata, “Senigallia deve migliorarsi ancora”
L'assessore all'ambiente: "raffinare l'indifferenziato per arrivare al 70% e abbattere l'ecotassa"
L’obiettivo di legge è già stato raggiunto, ma la sfida per Senigallia è di migliorarsi ancora. E’ quanto afferma l’assessore all’ambiente Gennaro Campanile annunciando la strategia per raffinare la raccolta differenziata che in città ha superato la soglia del 65%.
“Durante l’estate rafforzeremo i controlli degli ispettori ambientali per quanto riguarda la differenziazione dei rifiuti negli stabilimenti balneari – ha esordito l’assessore PD della giunta Mangialardi – perché vogliamo fare sempre meglio e cercare di ridurre quel 3% di impurità nelle varie tipologie che attualmente registriamo“.
Una soglia notevole se si pensa che sono 23.000 le utenze del comune senigalliese. “C’è chi sbaglia a differenziare il prodotto, chi invece non la fa adeguatamente, ma ci siamo attestati su una percentuale pressoché nulla. Certo è che dobbiamo procedere in avanti e non indietro“.
E per farlo la strategia decisa con l’Assemblea Territoriale d’Ambito (ATA), oltre a quella dei controlli che possono ‘incentivare’ a differenziare correttamente i rifiuti pena sanzioni pecuniarie, è quella di raffinare il prodotto indifferenziato. E’ lì infatti che si può stanare quel margine per far crescere Senigallia in termini di percentuale di raccolta differenziata.
“Nonostante la legge abbia ‘prorogato’ anche per quest’anno la soglia del 65%, altrimenti molti comuni sarebbero stati sanzionati – afferma Campanile – vogliamo capire cosa possiamo migliorare qui da noi che attualmente non viene fatto. C’è un 17% del rifiuto indifferenziato che finisce in discarica che stimiamo possa essere smaltito in maniera più efficace: ad esempio i piatti e i bicchieri di plastica, anche se non lavati, possono conferire nel contenitore giallo, ma non le posate; per non sbagliare c’è chi butta tutto nell’indifferenziato. Ma è lì che invece dobbiamo intervenire con una adeguata informazione, così come negli stabilimenti balneari dove non tutti gli utenti conoscono le regole della differenziata. Anche perché il premio di una ecotassa minore sarebbe già un’ottima notizia per la città“.
Forse perchè in certe riunioni fatte negli anni passati qualcuno è stato più attento a capire i meccanismi e trovare soluzioni con l'aiuto ovviamente di tutti gli attori del settore e vagliando bene in maniera obiettiva tutte le info raccolte.Peccato che grazie alla vostra scelta strategica come Comune abbiate fatto pendere la bilancia del CIR33 verso il Porta a Porta integrale chiudendo la porta a chiunque abbia portato soluzioni diverse ben più ecologiche, responsabili e soprattutto economiche e di gran lunga.
Far avviare un Porta a Porta spinto dove il prelievo dell'indifferenziato è PARI a quello del differenziato come FREQUENZA è chiaro che il cittadino se ne frega.
Per ottenere risultati occorre CREARE l'esigenza e cioè quella di far sfruttare di più il differenziato riducendo il passaggio dei camion del grigio a una volta ogni due settimane fino ad una volta al mese. In fondo l'indifferenziato, se fatto bene non è neanche 1/4 del differenziato quindi più che sufficiente una volta al mese il prelievo (già constatato in altri Comuni dove fanno il prelievo a pagamento e la frequenza è mensile).
A disposizione
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