In seguito all’incontro dal titolo “Politiche familiari: la sfida per gli amministratori” svoltosi lo scorso il 14 aprile presso l’Auditorium San Rocco di Senigallia, il candidato sindaco Maurizio Perini, capofila della Lista Progetto in Comune, insieme all’attivista Francesca Francesconi, lancia l’innovativo progetto “Le Alleanze Locali per la famiglia”

Le famiglie devono acquisire coscienza del proprio ruolo e del fatto, costituzionalmente riconosciuto, che esse, come soggetto distinto dai suoi singoli componenti, costituiscono a pieno titolo soggetto di diritti e di doveri nella società. Se la crisi non ha prodotto gli effetti devastanti e repentini avutisi in altri paesi dell’Europa come la Grecia, il merito è incontestabilmente proprio delle famiglie italiane, ha spiegato il prof. Riccardo Prandini, Ordinario di Sociologia dei processi culturali all’Università di Bologna.

Questo ruolo così importante di contenimento degli effetti della crisi ha, però, senz’altro fiaccato e indebolito le famiglie italiane, chiamate a sostituirsi alle Stato, rivelatosi incapace di provvedere ai bisogni soprattutto di giovani e anziani, ovvero di quelle categorie più deboli, rispetto alle quali la politica da sempre mostra meno interesse.

Anche a Senigallia, ha proseguito il candidato sindaco Maurizio Perini, dopo i giorni drammatici dell’alluvione, sono state le famiglie ha compensare le perdite subite utilizzando i propri risparmi e la propria capacità di dare sostentamento umano ed economico non solo ai propri membri.

In altre parole, senza il contributo determinante delle famiglie senigalliesi, quel 3 maggio sarebbe stato la fine delle speranze per molti.

Per questi motivi se vogliamo celebrare degnamente questo anniversario, non possiamo non premiare le famiglie della nostra città con dei provvedimenti o, in ogni caso, con programmi elettorali che si facciano interpreti e portavoce dei bisogni delle famiglie e propongano iniziative dotate di concretezza e fattibilità.

Le alleanze sono reti locali costituite da associazioni di famiglie, forze sociali, economiche e culturali che promuovono in un determinato territorio politiche finalizzate al benessere della famiglia. Nascono dal Nuovo Piano Nazionale per la Famiglia approvato dal Consiglio dei Ministri il 7 giugno 2012.

Le Alleanze operano secondo un sistema reticolare, stimolando attori molto diversi a orientare o riorientare i propri prodotti o servizi sul benessere delle famiglie. Creano convergenza di obiettivi, generano innanzitutto capitale relazionale, ma possono essere elemento di sviluppo ed incremento delle specifiche attività svolte da ogni soggetto aderente”: Questa la definizione delle Alleanze presente in un comune come Schio che da oramai 3 anni ha messo in campo questa progettualità forte ed efficace //www.comune.schio.vi.it/web/Schio .

La nostra Costituzione, nella parte riguardante i diritti / doveri della famiglia non ha mai avuto reale ed efficace attuazione, a motivo del fatto che la famiglia non è mai stata davvero considerata come soggetto di diritti, ma soprattutto perché nessuno ha mai sollecitato una presa di coscienza da parte della stessa famiglia in un contesto di sussidiarietà autentico, come ha fatto con estremo rigore scientifico – giuridico l’Avv. Andrea Speciale di Ancona, in qualità di referente del Forum Nazionale delle Associazioni Familiari.

Dobbiamo, altresì, pensare allo stretto rapporto che deve esistere tra politiche familiari e politiche di sviluppo economico, considerando le prime come investimenti sociali che favoriscono e sostengono lo sviluppo del sistema economico locale, in un contesto nel quale collaborino fattivamente associazioni di famiglie, soggetti del Terzo Settore, Istituzioni pubbliche e private, Imprese e associazioni di Imprese.

In Italia, oltre a Schio, si registrano esperienze analoghe in Trentino con i “Distretti famiglia”, mentre le prime forme consolidate appartengono alla Germania.

Nel nostro Paese le “Alleanze locali per la famiglia” sono oltre 600 e coinvolgono le Camere di Commercio, i Sindacati, le medie e piccole aziende e altri soggetti, al fine di rendere il territorio più aderente ai bisogni delle famiglie.

La caratteristica che contraddistingue le alleanze è il fatto che esse sono a costo zero, nel senso che il fare rete non ha un costo immediato o, comunque, non ha costi così elevati che non possano essere sostenuti attingendo o direttamente dalle somme importanti che un comune, come Senigallia, destina al sociale oppure intercettando dei bandi regionali proprio a favore delle famiglie.

Ecco alcuni esempi di questo fare rete, che possono essere osservati in quanto esistenti proprio nel comune di Schio: attività extrascolastiche pomeridiane ed estive, corsi di formazione alla genitorialità, pacchetti di offerte per le famiglie in ambito culturale, turistico/alberghiero, commerciale, adesione a percorsi di family audit, proposte di tempo libero qualificato per le famiglie, interventi a favore della conciliazione famiglia-lavoro (tutoraggi, supporto per le necessità del lavoro di cura di bambini ed anziani), progetti educativi per famiglie e ragazzi per affrontare alcune criticità attuali, ad esempio per gli adolescenti o nell’uso corretto delle nuove tecnologie e nell’orientamento al lavoro.

Pertanto, alla vigilia di questo importante passaggio elettorale, il candidato sindaco Maurizio Perini chiede alle famiglie di “far sentire la loro voci e pretendere risposte chiare” di “capire che esse vengono prima del comune, lo precedono” e che quello che viene loro attribuito “non è una concessione della politica”, ma “la risposta minima che un amministratore deve dare a chi – come appunto le famiglie – con i propri sacrifici sopperisce alle incapacità, alle lentezze, alle inadeguatezze della macchina burocratica comunale, provinciale, regionale e nazionale”.

da Maurizio Perini e Francesca Francesconi