Ricco programma di iniziative per il 25 aprile nel Comune di Senigallia
Mangialardi: "Valori della Resistenza antidoto a qualunquismo e intolleranza"
In occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, il Comune di Senigallia ha organizzato un ricco programma di eventi e iniziative per le giornate di sabato 25 e domenica 26 aprile.
Le celebrazioni inizieranno il 25, alle ore 9,15 in via Dogana Vecchia, con la deposizione di una corona di alloro alla lapide dedicata ai Caduti di Cefalonia. Alle ore 9,45, appuntamento in piazza Saffi, dove partirà un pullman alla volta dei monumenti di Aldo Cameranesi a San Silvestro (ore 10,00), di Anna Frank in via Capanna (ore 10,30) e di Salvo D’Acquisto in via Verdi (ore 10,45). Alle ore 11, in piazza Garibaldi, le autorità renderanno omaggio al Sacrario dei Caduti per poi spostarsi in piazza Roma alle ore 11.30, dove ci sarà l’intervento pubblico del sindaco Maurizio Mangialardi con la partecipazione del complesso musicale “Città di Senigallia”.
Nel pomeriggio, la giornata proseguirà nell’area comunale del Centro Sociale del Vallone, dove dalle ore 16, dopo il saluto del sindaco Mangialardi, si terrà il concerto de “Gli Amici dello Zio Pecos”. A seguire merenda e spaghettata della famiglia Cervi e la proiezione del film “I sette fratelli Cervi” a cura di Arci Vallone.
Domenica 26, alle ore 13,30, partenza da piazza Roma della maratona “Nella storia cammina il futuro” organizzata dal comitato territoriale Uisp di Senigallia.
Inoltre, dal 25 aprile al 3 maggio, nel portico del Palazzo comunale sarà allestita la mostra “Il Fascismo per immagini: l’utilizzo della propaganda durante il ventennio fascista” con le riproduzioni di manifesti d’epoca donati da Luigi Olivi. L’esposizione è curata dall’Anpi di Senigallia attraverso lo storico Tommaso Cerusici, collaboratore della Fondazione Claudio Sabattini e della rivista “Inchiesta”.
“Abbiamo deciso di celebrare questo 25 aprile – afferma il sindaco Mangialardi – coniugando il doveroso aspetto istituzionale a iniziative di carattere popolare per consentire a tutti di riconoscersi negli ideali della Liberazione. La memoria, infatti, è importante se non scivola nella retorica e, soprattutto, se serve a ricordarci che la democrazia non è mai una conquista definitiva, ma una casa comune che va costruita quotidianamente, mattone su mattone, per far crescere i valori della libertà, della pace, della giustizia e della tolleranza. Valori che settanta anni fa la Resistenza, quel patto giurato fra uomini liberi, come la definì Piero Calmandrei, seppe riscattare dalla vergogna del fascismo e restituire agli italiani a costo della vita di tante donne e tanti uomini. Valori che oggi, purtroppo, alcuni sembrano aver dimenticato e che, al contrario, vanno più che mai difesi come antidoto al qualunquismo e come risposta ai rigurgiti di intolleranza“.
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