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Paradisi: “Dal Comune di Senigallia 8 milioni in dieci anni a Cpl Concordia”

"Impressionanti le cifre che legano l'Amministrazione alla cooperativa emiliana"

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Roberto Paradisi

Assume ormai contorni rilevanti il rapporto che si è instaurato tra il Comune di Senigallia e la Cpl Concordia. In poco più di dieci anni il nostro Comune ha corrisposto alla nota società emiliana, oggi agli “onori” delle cronache nazionali, la bellezza di oltre 8 milioni di euro (esattamente 8.060.173,82 euro).

Una bazza fatta di conti per il consumo del calore, la manutenzione degli impianti, i lavori eseguiti sui montacarichi, sui sifoni doccia, sulla manutenzione e sostituzione estintori. Diversi gli interventi (a pagamento) fatti anche in occasione dell’alluvione per esempio in piscina o negli edifici scolastici. Un appalto di proporzioni gigantesche.

E’ anche per questo che, dopo le notizie gravissime che erano già apparse prima dello scorsa estate (è bene ricordare che i consiglieri Rebecchini e Battisti, nel luglio scorso, avevano fatto presente in Consiglio comunale che c’era un’inchiesta in corso nei confronti di Cpl Concordia a seguito delle rivelazioni del pentito di camorra Iovine), l’Amministrazione comunale avrebbe fatto bene a congelare la proposta di finanza di progetto di Cpl Concordia per gestire l’ulteriore appalto dell’illuminazione pubblica dopo quella del calore. Invece no.

Il sindaco Mangialardi è andato dritto per la sua strada senza voler ascoltare le ragioni dell’opposizione, preoccupata per l’evolversi di quella vicenda oggi sfociata in decine di inchieste in tutta Italia per i rapporti tra Cpl Concordia e pubbliche amministrazioni. Il sindaco fece anche bocciare dalla sua maggioranza obbediente l’emendamento presentato dal sottoscritto in cui si chiedeva, anche alla luce dei problemi giudiziari che già avevano investito Cpl Concordia (azienda finanziatrice del Partito Democratico), che fosse il Consiglio Comunale e non la Giunta a poter controllare gli atti di gara in riferimento all’appalto in project financing. In buona sostanza, il sottoscritto chiedeva che gli atti di gara, predisposti dagli uffici tecnici e dal dirigente Roccato, passassero per maggior trasparenza al vaglio del Consiglio Comunale e non della sola Giunta.

Il dirigente Gianni Roccato si affrettò a esprimere parere tecnico contrario. Ora i dati impressionanti di dieci anni di pagamenti. Non sarebbe stato forse opportuno, vista anche la enormità delle cifre pagate fino ad ora, garantire un controllo trasparente dell’intero Consiglio comunale per questo ulteriore appalto che legherebbe il Comune a Cpl Concordia per un altro ventennio almeno? Cosa c’era e cosa c’è da non meritare il vaglio dei rappresentanti dei cittadini?

Commenti
Ci sono 2 commenti
BlackCat
BlackCat 2015-04-21 14:43:41
Non fa una piega...
melgaco 2015-04-22 00:38:02
Decine d'inchieste in tutta Italia...va a finire che gli unici appalto puliti di questa cooperativa soni quelli di Senigallia...statisticamente curioso
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