Senigallia, il Comune dovrà risarcire per l’esproprio dell’area Ipsia
La Corte d'Appello pone fine a un contenzioso di dieci anni: 578 mila euro di debito fuori bilancio
La Corte di Appello di Ancona ha stabilito che il Comune di Senigallia debba risarcire con quasi 600 mila euro il titolare dell’area espropriata per la realizzazione della scuola Ipsia in via Rosmini. E’ quanto deciso dopo diversi anni di contenzioso (dal 2005) a seguito della procedura di esproprio di un terreno di proprietà di Fulvio Girolimetti, liquidato con un indennizzo ritenuto non congruo.
L’Ente comunale, infatti, sostenuto dall’avv. Alessandro Lucchetti del foro di Ancona, dovrà corrispondere altri 578 mila euro a fronte dei 67 mila già pagati, per un totale di 645 mila euro. Nell’area di 5.000 metri quadrati presso il campus scolastico di via D’Aquino, venne realizzata la nuova sede IPSIA, una volta ceduta alla Provincia di Ancona.
Con questa sentenza, la Corte d’Appello dorica costringe dunque l’amministrazione senigalliese a correre ai ripari: nel prossimo consiglio comunale, straordinario dato che l’azione istituzionale è “terminata” a metà aprile, dovrà dunque essere approvato un debito fuori bilancio consistente e una serie di scadenze ben precise (di cui la prima entro la fine di aprile 2015, il resto ogni sei mesi circa, fino al dicembre 2016) per il pagamento rateizzato della somma fissata.
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