Annullata #tremaggio, ricordo dell’alluvione di Senigallia: “troppi veleni”
Gli organizzatori: "non avevamo fatto i conti col clima pre-elettorale e con le strumentalizzazioni"
Il 3 maggio 2014 è una data che richiama alla memoria una tragedia per la nostra comunità locale: l’alluvione che ha spezzato vite umane, travolto edifici, distrutto oggetti, cancellato ricordi legati agli affetti più cari della gente.
Se Senigallia è stata in grado di reagire, se è stata capace di rimettersi in piedi rapidamente, pur con cicatrici che continueranno per sempre a segnarla, lo si deve allo spirito di solidarietà dimostrata dalla nostra gente. Istituzioni insieme a donne, uomini e giovani, tanti giovani, che si sono rimboccati le maniche aiutandosi reciprocamente.
E’ proprio in quei momenti di acuto dolore che la città si è scoperta più coesa ed il tre maggio per questo, oltre alla sofferenza, richiama la voglia di rimanere uniti, la necessità dello stare insieme.
Alla luce di questo sentimento diffuso le Consulte Comunali del Volontariato, dello Sport, della Cultura e dei Giovani, la Caritas Diocesana hanno lavorato per mesi, d’intesa con il Comune, alla costruzione di un programma di iniziative per ricordare il tre maggio.
Nessuna celebrazione e tantomeno una festa. Piuttosto la volontà di offrire alle tante associazioni culturali, formazioni sportive, alle realtà del volontariato la possibilità di esprimere a proprio modo l’esperienza di quel dolore ed insieme la forma di quel desiderio di rimanere uniti.
Da questo intenso lavoro condotto interamente a titolo di volontariato è scaturito un programma articolato (secondo un format ampiamente sperimentato in questi anni anche da altre città che hanno subito tragedie simili alla nostra) capace di esprimere al meglio la vitalità e qualità del tessuto associativo locale.
Un programma che tra le altre cose si prefiggeva l’obiettivo di raccogliere attraverso i proventi della cena della solidarietà fondi per acquistare defibrillatori a beneficio delle nostre strutture sportive.
Insomma un’iniziativa dal respiro unitario ed ampiamente condiviso per sottolineare il quale il Sindaco aveva proprio qualche giorno fa scritto agli altri candidati sindaci chiedendo loro di partecipare e proponendo per quella giornata una sospensione dell’attività elettorale perché sul ricordo del tre maggio non ci si poteva dividere.
Purtroppo non avevamo fatto i conti con i veleni del clima preelettorale, e con l’atteggiamento dei pochi che non esitano a strumentalizzare valori così elevati pur di alimentare sospetti ed ostilità.
Ed allora, proprio perché non vogliamo minimamente correre il rischio che Senigallia affronti divisa una ricorrenza così importante, abbiamo deciso tutti insieme di non fare la manifestazione dal momento che non ci sono più i presupposti per viverla unitariamente.
Una decisione sofferta e che noi per prima consideriamo ingiusta e che tuttavia sentiamo di dover assumere proprio a tutela di quella esigenza di coesione della comunità che non permetteremo a nessuno di minare con ricostruzioni false e prive di fondamento.
Una scelta che, sia chiaro, ci amareggia profondamente e che rappresenta un’occasione persa per le nostre associazioni che si vedono bloccate da strumentalizzazioni di coloro che non si rassegnano all’idea che parlando insieme dell’alluvioni ci si possa davvero asciugare.
Maurizio Mangialardi – Sindaco di Senigallia
Remo Morpurgo – Presidente Consulta Cultura
Anna Maria Magi – Presidente Consulta Volontariato
Domenico Ubaldi – Presidente Consulta Sport
Marco Pettinari – Rappresentante Consulta Giovani
Giovanni Bomprezzi – Direttore Caritas Diocesana
Quello che mi lasciava e mi lascia perplesso è che in tutto il programma non mi pare di aver letto di un momento dedicato ad informare i privati e le Aziende alluvionate, disastrate, su come stanno procedendo le pratiche di risarcimento " per importi veri", aggiornarli su quanto si sta facendo per sollecitare, spingere, costringere a valutare e di conseguenza provvedere perchè la determinazione a ripartire non sia lasciata alla "tigna" dei singoli privati dei singoli imprenditori, ma sia la vera espressione di coesione, che si vorrebbe celebrare, di una comunità che certamente se lo merita.
Questo si, che si potrebbe fare il 3 maggio senza dare adito a nessun retro pensiero.
non vi sembra ?
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!