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Presentato a Senigallia il Distretto Culturale Evoluto

Nasce ufficialmente il progetto per la valorizzazione delle competenze in campo culturale

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Distretto culturale evoluto, presentazione

Presentato a Senigallia il progetto per il Distretto Culturale Evoluto della Regione Marche. Un’iniziativa che vede il Comune di Senigallia ente capofila di una partnership con diversi soggetti pubblici e privati per la promozione di nuove figure e prodotti legati al mondo della cultura che possano valorizzare le risorse del territorio.

Un progetto, quello del Distretto Culturale Evoluto, nato grazie alla Regione Marche, per cui è stato ratificato l’accordo tra i vari enti costituenti e che ha anche permesso di intercettare, tutti insieme, importanti risorse economiche. L’obiettivo è la promozione di nuove professionalità e di prodotti culturali innovativi legati al mondo della cultura che nascano dalla valorizzazione di talenti e reti integrate, multidisciplinari e intersettoriali, di soggetti locali e che consentano processi di crescita e sviluppo culturale a livello nazionale ed internazionale.

Il progetto vede il Comune di Senigallia capofila di un ampio partenariato composto da Marche Music College, Fondazione Città di Senigallia, Fondazione Marche Cinema Multimedia, i Comuni di Arcevia, Corinaldo, Jesi, Montecarotto e Trecastelli, Officine Mattoli, Marchigiando srl, Ph Music Works, Radio Linea.
Gli "attori" che hanno dato il via al Distretto culturale evolutoE proprio il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, accompagnato dagli assessori alla cultura di Senigallia (Stefano Schiavoni), Arcevia (Laura Coppa), Corinaldo (Giorgia Fabri) e Trecastelli (Valentina Marinelli), ha voluto salutare con soddisfazione la nascita ufficiale del DCE: “Un progetto nato prima della ricerca delle risorse: ci tengo a ribadirlo perché solitamente avviene il contrario per le note difficoltà di bilancio deglienti pubblici. Stavolta si è guardato a ciò che poteva far crescere il territorio e farlo in maniera creativa, unendo professionalità diverse per valorizzare le nostre eccellenze. Dobbiamo fare rete per crescere e per poter sviluppare e comunicare al meglio quella che è la nostra identità che non si ferma a Senigallia ma comprende tutta la valmisa e si estende naturalmente verso la vallesina“.

Valorizzazione che avrà anche una ricaduta in ambito occupazionale, dato che si cercherà di formare, grazie anche alle risorse regionali stanziate (finora 1,8 milioni di euro, che però negli anni saliranno a 5 milioni per tutti i 17 progetti) quelle figure e professionalità con il ‘know how’ a valenza creativa e culturale. Un “patrimonio di arti e mestieri – afferma il presidente della Fondazione Città di Senigallia Michelangelo Guzzonato – che va salvaguardato e trasmesso alle nuove generazioni, magari, perché no, cercando di coinvolgere, come in una filiera, anche il ministero“.

L’idea ha mosso i primi passi all’interno della scuola di musica B.Padovano che, come altre realtà marchigiane, svolge un lavoro importante al livello culturale ma spesso poco visibile. Cosa fare dopo aver terminato il percorso? Ecco che la crescita e la formazione, se accompagnata da reali possibilità occupazionali, sono in grado di smuovere piccole economie locali nel campo comunicativo, musicale, audiovisivo, con esperti che sappiano spaziare e muoversi in più discipline e soprattutto con strumenti nuovi al passo coi tempi.

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