Oltre diecimila visitatori paganti per la mostra di Leo Matiz a Senigallia
Il rilancio dell'attenzione mediatica per il fotografo colombiano arriva fino al Moma di New York
![l'incontro a Senigallia tra Mario Giacomelli e Alejandra Matiz, figlia del famoso fotografo Leo Matiz](https://www.senigallianotizie.it/articoli/2014/01/giacomelli-matiz.jpg?badd6b)
Dopo la presentazione del catalogo per la mostra di Leo Matiz alla Rocca Roveresca sia il Musinf sia l’ assessorato alla cultura si avviavano già a nuove programmazioni espositive quando è giunta, inaspettata la bella notizia che il Moma avrebbe aperto il 24 marzo a New York, proprio con alcuni scatti di Leo Matiz, la sua mostra sull’architettura sudamericana del Novecento.
Il rilancio dell’attenzione dei media su Leo Matiz ha dunque consigliato una messa a punto del calendario espositivo: alla Rocca Moveresca la mostra rimarrà aperta fino al 17 maggio. Potrà così essere visitata anche dai fotografi di cinque nazioni europee che a maggio verranno a Senigallia nell’ambito del progetto Frames.
La mostra di Leo Matiz è stata realizzata con la compartecipazione della Fondazione Città di Senigallia ed è stata sostenuta da importanti sponsor privati come Fondar, Eurogas, Namirial, Fiorini International, Sica Altoparlanti, Tms Clima, Rotary Club di Senigallia e Lions Club di Senigallia. Intitolata Leo Matiz, fotografia come racconto, l’esposizione alla Rocca Roveresca è dedicata al grande fotografo colombiano noto in tutto il mondo.
Si è avvalsa di un progetto ed una calendarizzazione di grande richiamo per il pubblico ed i mass media. Infatti si è collocata tra le mostre di Frida Khalo alla Scuderie del Quirinale a Roma e quella dedicata a Frida Khalo e Diego Rivera al Palazzo Ducale di Genova. Colombiano, considerato tra i fotoreporter più innovativi della prima metà del XX secolo, Matiz ha immortalato con la sua Rolleiflex alcuni tra i personaggi più rappresentativi dell’arte e del cinema del tempo, come Ester Williams, Gabriel Figueroa, José Clemente Orozco, Mario Moreno, Marc Chagall, Dolores del Rio e Pablo Neruda. Matiz, nato ad Aracataca (Colombia), la magica Macondo di Cent’anni di solitudine di Gabriel García Márquez, oltre a essere considerato uno dei giganti della fotografia del Novecento, è stato anche caricaturista, pittore, gallerista, editore e attore.
La suite di fotografie scattate da Leo Matiz a Frida Khalo e Diego Rivera è stata proposta a Senigallia in un più ampio panorama di cinquanta fotografie rappresentative del mondo artistico frequentato dall’autore, ma anche di un attraente e splendido momento del cinema americano e di uno sguardo sulla vita sociale e della politica del Novecento. Alla figlia Alejandra Matiz, si deve il rilancio dell’interesse intorno agli scatti relativi a Frida Khalo e Diego Rivera, grazie alle mostre realizzate a Parigi, Roma, Genova e Senigallia.
Il forte legame tra la Matiz e Senigallia è nato molti anni fa quando venne in città per incontrare Mario Giacomelli. Grande estimatrice delle raccolte conservate al Musinf, oggi è ambasciatrice in America della fotografia italiana e, in particolare, dei talenti senigalliesi.
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