Fatturazione elettronica, “opportunità di crescita e trasparenza”
Lodolini: "Per le Marche sfida decisiva, serve l'Agenda digitale regionale"
Da oggi la fatturazione elettronica è obbligatoria per tutta la Pubblica Amministrazione. È una delle colonne dell’Agenda Digitale Italiana. E’ una grande opportunità, per imprese e Pubbliche Amministrazioni. E’ un’occasione di crescita per l’intero sistema paese.
Sono molti i motivi che ci hanno spinto ad introdurre la fattura elettronica. Il principale è un controllo reale sulla spesa pubblica (le fatture vanno infatti spedite a un sistema di interscambio e poi inoltrate agli Enti interessati); subito dopo viene la volontà di spingere le imprese a digitalizzarsi; infine il risparmio valutato in circa 1 miliardo per la pubblica amministrazione. Ma i vantaggi potrebbero arrivare fino a 60 miliardi di euro l’anno, se le imprese digitalizzassero l’intero ciclo degli ordini. Significa un rapporto più semplice e più trasparente, con il controllo della spesa da parte dello Stato e con la certezza dei tempi di pagamento per le aziende. L’obiettivo è colmare il gap che divide l’Italia dagli altri Paesi dell’Ue, che si deve tradurre in una grande semplificazione della vita per imprese e cittadini.
Infine. Nel passaggio dal cartaceo al digitale c’è anche il tema trasparenza: il digitale permette una tracciabilità che è condizione necessaria anche se non sufficiente per combattere l’illegalità. La fatturazione elettronica rappresenta un primo importante passo in avanti anche da questo punto di vista. L’illegalità non è solo un elemento di colpa del singolo ma si annida nelle crepe dello stesso sistema. Solo se riusciremo a chiudere queste crepe riusciremo ad avere meno corruzione e più legalità. La trasparenza, infatti, non è soltanto la punizione del corrotto e la persecuzione dell’illegalità ma anche e soprattutto la creazione di un sistema che non offra più occasioni di illegalità e di corruzione.
Nelle Marche si apre una sfida decisiva. Collocarsi ai primi posti nell’economia digitale e i servizi digitali e non essere più tra quelle meno strutturate e servite. Serve una Pianificazione strategica, l’Agenda digitale regionale.
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