Altra lettera anonima: “il giovane morto alla stazione di Senigallia è stato ucciso”
A distanza di quattro mesi, ancora ombre sulla tragica scomparsa di Aliaksei Sushkevich
Continuano a rimanere molte ombre sulla morte di Aliaksei Sushkevich, il bielorusso di 20 anni che all’alba del 7 dicembre 2014 è stato ucciso da un treno in transito nella stazione di Senigallia.
Un’altra lettera anonima, dopo quella già giunta nel febbraio 2015 allo studio del legale della famiglia, Felice Franchi, è infatti pervenuta nei giorni scorsi, stavolta al Commissariato di Senigallia, come spiegato dallo stesso avvocato.
Come nella prima missiva, consegnata alla Polizia Scientifica, un mittente anonimo ribadisce sostanzialmente che il giovane sarebbe stato picchiato a calci e pugni da alcune persone, prima di venire steso sui binari: omicidio dunque e non incidente.
Già subito dopo il tragico episodio sarebbero state raccolte delle testimonianze su una lite tra Aliaksei ed un altro gruppo di giovani, avvenuta sull’autobus che riportava alla stazione di Senigallia il ragazzo di Maltignano, di rientro da una serata in una discoteca della zona.
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