“Chiediamo la salvaguardia dell’ospedale di Senigallia”
I consiglieri Cameruccio e Cicconi Massi intervengono sulla sanità cittadina: tante le criticità non risolte
“Chiediamo la salvaguardia e la difesa dell’ospedale di Senigallia, con servizi sanitari efficienti e di qualità“. E’ quanto affermano i consiglieri del gruppo misto Gabriele Cameruccio e Alessandro Cicconi Massi, dopo le dichiarazioni del coordinatore del Tribunale del Malato, Umberto Solazzi, al nostro quotidiano SenigalliaNotizie.it.
“Purtroppo la situazione a livello locale presenta da molto tempo parecchie problematiche per quanto riguarda il presidio ospedaliero di Senigallia e del territorio limitrofo: situazioni che ancora non hanno avuto risposta in merito al ripristino dei posti letto (37) che sono stati tagliati; all’assegnazione, urgente, di un organico completo in vari reparti (medici, infermieri e personale paramedico); alla fornitura di apparecchiature diagnostiche all’avanguardia, in particolare la risonanza magnetica; al potenziamento del pronto soccorso e dei mezzi necessari (ambulanze e personale). Dal 2013 ad oggi – continuano i due consiglieri comunali senigalliesi – è stato fatto soltanto il concorso per il primario di cardiologia, mentre abbiamo perduto le unità operative complesse di radiologia, laboratorio analisi, oncologia, oculistica e otorino; è andato in pensione il primario del centro trasfusionale e non è stato sostituito ed a breve andrà in pensione il primario di nefrologia e dialisi e non sappiamo se si rifarà. Da 2 anni non si fa più il servizio di dialisi estiva, perché l’organico del reparto è sotto dimensionato“.
Ma gli interrogativi che gli esponenti del centrodestra locale hanno sulla sanità cittadina non si fermano qui.
“Per la realizzazione, richiesta da molto tempo, di tutti gli interventi e lavori necessari per rendere efficiente la struttura, dobbiamo sottolineare che ancora sono in corso i lavori nel reparto di chirurgia ordinaria, già chiuso da svariati mesi e nel frattempo è tutto accorpato nel reparto di chirurgia breve. Per cui poniamo pubblicamente questa domanda: quando riaprirà il reparto di chirurgia ordinaria? Abbiamo chiesto più volte la messa a norma della camera mortuaria: richiede interventi di adeguamento da almeno un anno, ma ancora nulla di fatto. Inoltre, quando verrà riaperto il sesto piano dell’ospedale e montato l’ascensore necessario per accedere al reparto/ambulatorio di odontoiatria acquistato due anni fa?“.
Domande che sono state rivolte anche al direttore dell’Area Vasta 2 Giovanni Stroppa e che già in passato sono state rivolte all’amministrazione comunale con un appello: “Senigallia sta correndo un grosso rischio, non può e non deve rimanere indietro e quindi penalizzata rispetto ad altre realtà dell’area vasta. Dovremmo essere ospedale di riferimento dell’area vasta 2 e invece diventiamo (o meglio, siamo già diventati) ‘satelliti’ di Jesi o Fabriano. Le nostre preoccupazioni sono molto forti, concrete e attuali sul depotenziamento del nostro ospedale e, conseguentemente, dei servizi sul territorio: è ora di dire ‘Basta!’ perché la tutela della salute dei cittadini è prioritaria su tutto“.
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