Senigallia, divieto per i politici al bar: altre polemiche verso Mangialardi
Riccardo Urbani (M5S): "Il sindaco non accetta lo scherno, l'ironia, nemmeno il confronto. E' la casta"
Dopo la segnalazione in prefettura del bar a Montignano di Senigallia, il cui titolare Mauro Mastrosanti ha affisso il cartello “vietato l’ingresso ai politici“, si scatenano le polemiche contro il sindaco Maurizio Mangialardi. A scrivere alla stampa stavolta, dopo l’ironica uscita della lista Nuova Senigallia, è il candidato consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Riccardo Urbani, che attacca il sindaco della spiaggia di velluto.
“Ne hanno parlato in Consiglio Comunale, hanno citato le purghe, gli ebrei, i neri – spiega Urbani: come tutti i politici di professione Mangialardi non ammette lo scherno, l’ironia e nemmeno il confronto. La casta è insofferente verso chiunque mostri un seppur debole segnale di critica“.
“Il risultato – continua Urbani sull’episodio per cui si sono mobilitate anche testate nazionali – è che molte persone hanno paura a manifestare il dissenso. Per questo il bar Anna fa notizia! C’è ancora chi non ci sta e alza la testa. E’ l’unica strada possibile: rivendicare diritti che sembravano acquisiti, come la libertà di critica e l’ironia e che i signorotti locali intendono soffocare“.
“Ma gli eletti sono rappresentanti dei cittadini e devono avere l’umiltà di ‘servire’ i cittadini che li hanno votati – conclude il candidato grillino. Chi viene eletto è e rimane un portavoce. Se diventa qualcos’altro, è meglio che lasci libero il posto“.
http://www.beppegrillo.it/2015/03/vieta_lingresso_ai_politici_e_rischia_la_licenza_del_suo_bar.html
"Rischia la sospensione della licenza il barista che ironicamente ha vietato l'ingresso ai politici nel suo locale di via Oberdan a Montignano, segnalato per questo motivo dal sindaco al Prefetto. Il cartello è ancora sulla porta di ingresso, lui non lo ha rimosso e ieri si è concesso ai "selfie" con i politici a conferma del fatto che la protesta, ancora valida, sia ironica. "Il cartello non l'ho rimosso perché credo di non aver fatto nulla di male - commenta Mauro Mastrosanti - mi sembra che tutti in città abbiano colto l'ironia e lo dimostra il fatto che i politici sono comunque entrati. Adesso ho il bar pieno di gente che mi porta la solidarietà e mi ringrazia per aver detto qualcosa che in molti vorrebbero dire e il telefono che squilla di continuo. Un pubblicità che non mi sono cercato e che per certi aspetti mi rende difficile anche lavorare . Sia ben chiaro che a me da quel cartello non torna indietro niente, non c'è un tornaconto. Non ho ambizioni politiche e anzi se i riflettori si spegnessero sarei felice di tornare a lavorare. Ho trovato tempo fa quell'immagine nel blog di Beppe Grillo e ci ho fatto il cartello".
Che caduta di stile il nostro sindaco!
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