All’Antonelliana di Senigallia la presentazione del “Diario di un dializzato”
Prosegue il ciclo di incontri sul testo di Giorgio Candelaresi "Un giorno sì, un giorno no"
Quando una persona perde la funzionalità dei propri reni e inizia la dialisi, la sua vita e quella dei propri familiari cambia dall’oggi al domani. La vita quotidiana di un dializzato, il trattamento a giorni alterni, i sintomi, i momenti più duri e quelli positivi. Di tutto questo parla Giorgio Candelaresi nel suo libro “Un giorno sì, un giorno no” (Ventura edizioni) che verrà presentato alle 17,30 di giovedì 26 marzo presso la Biblioteca Comunale Antonelliana di Senigallia.
L’autore, con occhio analitico e partecipe, rileva quanto succede durante la dialisi, ma non si lascia sopraffare. Nel diario, che contiene anche i testi di Valentina Paris e Lidia Menapace. c’è l’eco del mondo intorno, gli interessi e le passioni, papa Bergoglio, la morte di Mandela, i dibattiti televisivi, gli affetti familiari. E, soprattutto, in fondo al tunnel “fa occhiolino” la speranza che, come diceva l’Abbé Pierre, “viene dall’attenzione che si presta a coloro che ci circondano”.
Candelaresi spiega così il motivo per cui ha scritto questo libro: “Il libro è come un romanzo, un racconto misto di storia e di invenzione. Il titolo mi è stato suggerito da una di queste ragazze – così lui chiama le infermiere che lo assistono durante le sedute della dialisi – le vere protagoniste che hanno contribuito alla stesura“.
“Se il tessuto connettivo del libro è vero – continua l’autore – si rivela utile a tanti altri come parenti, amici e dializzati. Il mondo della dialisi è un mondo chiuso. Il mio sogno è quello di farlo conoscere dal punto di vista letterario e scientifico, in tutti i centri dialisi d’Italia“.
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