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In consiglio comunale a Senigallia la discussione delle petizioni dei cittadini

Partecipazione popolare, approvata la modifica allo statuto: con almeno 100 firme approderanno in aula

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Aula Consiliare del Comune di Senigallia

Partecipazione popolare, Senigallia volta pagina. Se fino a ieri alle petizioni presentate dai cittadini veniva data solo lettura in aula consiliare, con la modifica all’articolo 63 dello statuto approvata martedì 24 marzo dal consiglio comunale, la loro discussione negli organi istituzionali competenti diventa certa.

Le petizioni, i cui interventi che vengono sollecitati rientreranno nelle competenze della giunta, verranno inserite a cura del sindaco come specifico punto all’ordine del giorno nella prima seduta utile della giunta comunale, da tenersi comunque entro 15 giorni dall’acquisizione della petizione al protocollo generale dell’ente. per quanto riguarda invece le petizioni che sollecitano l’adozione di atti di competenza del consiglio comunale, saranno iscritte dal presidente del consiglio all’ordine del giorno della prima seduta utile della competente commissione consiliare, da tenersi di norma entro 15 giorni dalla trasmissione.

Il primo firmatario della petizione, o la persona da lui delegata, sarà invitato a illustrare personalmente il senso e le motivazioni della stessa, intervenendo nella seduta di giunta o nella riunione della commissione consiliare competente. Al termine dell’esame del contenuto della petizione, la stessa commissione potrà decidere, con votazione adottata a maggioranza dei presenti, di trasformarla in una proposta di atto da sottoporre all’approvazione del consiglio o invitare il primo firmatario a illustrare la petizione durante il consiglio comunale.

Una modifica – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – fortemente voluta dalla maggioranza per rispondere al bisogno di partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica della città. Abbiamo la forte convinzione che la partecipazione sia il sale della democrazia, un diritto di ogni cittadino. Aver reso concretamente esigibile questo diritto rappresenta un contributo importante al consolidamento del rapporto di fiducia tra il Comune e la cittadinanza e all’azione di buon governo. Un grande ringraziamento al presidente della I commissione Mario Fiore per l’egregio lavoro svolto ai fini di tale obiettivo”.

Le petizioni, che dovranno essere sottoscritte da almeno 100 firmatari, un numero adeguato che consentirà di non banalizzare le proposte, consistono in richieste su questioni di particolare rilevanza per la comunità locale finalizzate a ottenere dai competenti organi elettivi dell’ente modifiche ai programmi e ad altri indirizzi operativi, semplificazioni di procedure, miglioramenti organizzativi dei servizi, adozione di determinati atti amministrativi o regolamentari e modifiche a quelli già approvati.

Per firmare una petizione occorre essere cittadini del Comune di Senigallia o svolgere a Senigallia la propria attività lavorativa o di studio, aver compiuto il 16° anno di età, essere cittadini italiani o comunitari oppure, nel caso dei cittadini extracomunitari, essere residenti ininterrottamente a Senigallia da almeno tre anni.

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