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Alluvione 3 maggio a Senigallia, contributi in arrivo per chi ha abbandonato la casa

Una cifra massima di 600 euro mensili per il solo periodo di forzata evacuazione

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L'alluvione di Senigallia: 3 maggio 2014

Grazie alla dichiarazione dello stato di emergenza, la Regione Marche ha potuto stanziare un milione e 600 mila euro perla liquidazione dell’indennità di autonoma sistemazione a favore di chi ha dovuto forzatamente abbandonare la propria casa per l’insalubrità dei locali in conseguenza dell’alluvione dello scorso 3 maggio.


Il provvedimento copre il periodo massimo di tre mesi. In base ai criteri contenuti nell’ordinanza ministeriale, il contributo ammonta a un massimo di 600 euro mensili e comunque deve rientrare nel limite di 200 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell’abitazione. Nel caso in cui si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo è di 300 euro. Inoltre, se nel nucleo figurano soggetti portatori di handicap o disabili con percentuale di invalidità non inferiore al 67% è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro per ciascuno di questi soggetti, anche oltre il limite massimo di 600 euro mensili. L’erogazione del contributo è limitata al periodo di forzata evacuazione.

Da alcuni giorni, il Comune ha iniziato a consegnare attraverso i vigili urbani le schede ricognitive ai cittadini che, sulla base degli accertamenti d’ufficio e dei dati segnalati, risultano in possesso dei requisiti per ricevere il beneficio. Le schede dovranno essere riconsegnate al Comune tramite posta o in formato elettronico via Pec all’indirizzo comune.senigallia@emarche.it. In alternativa, sarà anche possibile consegnare le schede direttamente nella sede comunale di via Leopardi (Palazzo Nuova Gioventù), dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 12.30 (martedì e giovedì anche dalle ore 15 alle ore 17,30) o il sabato dalle ore 9 alle ore 19 nella sede della Polizia municipale in piazza Garibaldi.

“Si tratta di un contributo – spiega il sindaco Maurizio Mangialardi – che non può in alcun modo considerarsi risarcitorio dei grandi danni e disagi patiti in conseguenza dell’alluvione. È evidente, infatti, che un equo ristoro si potrà avere solo qualora il governo nazionale, così come richiesto dal Comune, stanzierà i fondi necessari per il risarcimento dei danni denunciati dai cittadini attraverso le schede di rilevazione trasmesse. Naturalmente continueremo, come abbiamo sempre fatto fin dal primo momento, a stare al fianco dei cittadini nel lungo e faticoso cammino per ottenere tutte le possibili misure di risarcimento”.

Per completare le operazioni di consegna e di notifica nelle mani dei destinatari occorrono due settimane circa. Al termine di questo periodo, se qualcuno in possesso dei requisiti non sarà stato raggiunto dalla Polizia municipale, potrà contattare l’indirizzo e-mail dannialluvione@comune.senigallia.an.it.

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