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Il ping pong, non solo uno sport ma anche un aiuto di fronte alla malattia

Per questo il Tennistavolo Senigallia da tempo ha avviato collaborazioni dal valore sociale

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Torneo "Mare-pingpong" di Senigallia

Lo studio dei giapponesi Teruaki Mori e Tomohito Sato risale agli anni ’90 e sostiene che il pingpong sia una pratica sportiva particolarmente utile in soggetti che tendono a perdere le capacità cognitive, soprattutto nella fase iniziale della malattia.

Negli Stati Uniti è attivo il Table Tennis Therapy Program del SAEF (Sport and Art Educational Foundation), un programma specifico che dal 2009 è dedicato ai malati dei Alzheimer e di varie forme di demenza, basato proprio sulla pratica del tennistavolo come terapia supporto. La prima sede aperta è stata Los Angeles ma successivamente sono stati attivate altre unità operative.

Che in tarda età l’attività fisica faccia bene, anzi benissimo, è cosa ormai nota da tempo e che sta conquistando sempre più proseliti. Ci sono alcuni sport che meglio di altri si prestano a poter essere praticati anche quando l’età è avanzata. Tra questi c’è il tennistavolo che impegna il giocatore in una serie di attività percettive che avvengono in modo ricorrente (Keel, Davisono e Hayas, 1998). La sequenza continua dei colpi richiede la rapida presa di decisioni e la valutazione in anticipo delle intenzioni dell’avversario.

Il fenomeno decisionale diventa così multidimensionale e richiede una netta distinzione tra percezione ed azione, coinvolgendo impegno muscolare, articolare e cerebrale.
Il pingpong richiede concentrazione, coordinazione occhio-mano, massima precisione. Il movimento muscolare è di tipo aerobico e quindi è evitato il rischio di andare in debito di ossigeno con tutti i benefici cardiovascolari che ne derivano.

Tra le idee guida del Tennistavolo Senigallia c’è la convinzione che lo sport non sia solo espressione agonistica ma una vera e propria cultura spaziando dall’aspetto educativo a quello formativo, dalla psicologia alla salute, alla socializzazione. Per questo motivo il club fondato da Pettinelli ha attivato un percorso che, se andrà in porto positivamente, permetterà di portare avanti anche iniziative innovative e di integrazione con altre realtà del nostro territorio che non si occupano di sport ma con le quali è possibile sviluppare insieme progetti socialmente utili.

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