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M5S Senigallia, “errore aver eliminato il rischio dalle zone poi alluvionate”

Intervento al teatro Portone sull'alluvione: "Pretendevamo un atto d’umiltà dall'amministrazione"

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Teatro Portone 21-22 marzo 2015
Incontro pubblico a Senigallia sull'alluvione del 3 maggio 2014

Il Movimento 5 Stelle Senigallia ha partecipato, lo scorso venerdì 13 marzo, all’incontro cittadino tenutosi presso il Teatro Portone, organizzato dal Coordinamento dei Comitati sull’alluvione, su invito del legale del coordinamento, Avv. Corrado Canafoglia.

All’incontro, ospiti speciali erano il sindaco Maurizio Mangialardi e l’assessore all’urbanistica Simone Ceresoni, che hanno assistito alla relazione del legale del Coordinamento (al loro fianco) che ha analizzato e vagliato le possibili responsabilità che a diversi livelli, Regionale, di Autorità di Bacino, Provinciale  e Comunale, possono aver causato o contribuito a causare l’evento alluvionale del 3 maggio 2014, costato alla città ben 180 milioni di euro.

La relazione dell’Avv. Canafoglia, che ringraziamo pubblicamente per l’invito rivolto al M5S Senigallia, protrattasi per oltre due ore, non ha comunque tolto la voce ai cittadini presenti, che hanno espresso tutto il loro grandissimo malumore, giungendo persino all’invettiva, per le responsabilità che sono state ipotizzate in merito alle cause dell’esondazione del Misa sulla città di Senigallia ed alla successiva gestione dell’emergenza, iniziata con il tanto inviso “selfie” del Sindaco con il Presidente del Consiglio Renzi. I cittadini, infatti, si sono detti colpiti non solo materialmente con la perdita di tutti i loro beni, ma soprattutto nel cuore!

Sul finire della serata, ci è stato concesso il tempo di formulare solo una domanda, con la quale abbiamo chiesto al Sindaco  perché continuasse a ripetere che l’evento non era prevedibile nonostante la stessa relazione dell’Ing. Mancinelli, consulente del Comune in sede di osservazioni al PAI a partire dal 2001, contemplasse per il ridimensionamento dell’area a massimo rischio di esondazione R4, oltre alla necessità di predisporre sistemi di allerta e di costante guardianìa delle arginature con la loro ricorrente manutenzione, anche l’indifferibilità della realizzazione delle vasche di espansione sul fiume Misa, che sarebbero sicuramente entrate in funzione il 3 maggio scorso. Ed inoltre perché, nelle more della realizzazione dei sistemi di allerta e sicurezza dei cittadini, non avesse dato seguito alla nostra richiesta, depositata a protocollo il 25 gennaio 2015, di ripristinare immediatamente l’originaria delimitazione della zona a massimo rischio di esondazione R4, come adottata dall’Autorità di Bacino regionale delle Marche con delibera n. 15 del 28 giugno 2001, in quanto ritenuta impropriamente ridimensionata.

Sulla nostra domanda  ha preso la parola l’assessore all’urbanistica Simone Ceresoni che, con nostro grande stupore, anziché entrare nel merito, si è divincolato dalla risposta adducendo che la nostra richiesta non era stata presa in considerazione perché non giuridicamente attendibile. Che la perimetrazione spetti alla Regione Marche è cosa nota e non era necessario che provasse a catechizzarci pubblicamente l’Assessore Ceresoni. Che poi si contraddiceva comunicando che loro stessi avevano investito della questione l’Autorità di Bacino (non c’è una volta che non vogliano apparire come i primi della classe!) e quindi, come per magia, quanto richiesto dai cittadini diveniva subito giuridicamente attendibile.

Per una volta pretendevamo un atto d’umiltà, perché l’Amministrazione comunale riconoscesse almeno l’errore (altri giudicheranno quanto grande) di avere attivato l’eliminazione del rischio (e quindi dell’allarme)in gran parte delle aree inondate, ed ancor più di essersi completamente dimenticati che solo per una serie di attività a cui non è stata mai messa mano per oltre 10 anni ciò si sarebbe potuto giustificare.

Comunque, di fatto, possiamo concludere che si è trattato sicuramente di un “venerdì 13” per il sindaco Maurizio Mangialardi e per l’assessore all’urbanistica Simone Ceresoni!

Commenti
Ci sono 2 commenti
un povero tra i poveri (di politica) 2015-03-16 15:10:51
"MA ANCHE VOI NON CAPITE" Inutile insistere di avere un dialogo con il sindaco o con il PD - NON VI CALCOLANO NEANCHE - anche se non fate parte del consiglio, tanto loro non sentono nessuno e vanno avanti con le loro idee che, sempre secondo loro, sono le migliori e gli altri non capiscono nulla. Come si può dialogare con queste persone. Tempo perso come lavare la testa al somaro. Prendete le distanze da loro in tutti i modi e non pensate nemmeno di governare con loro fareste la loro stessa fine.
maria garbini 2015-03-16 15:14:57
Chissà se gli alluvionati alle elezioni del 31 maggio si ricorderanno d'andare a votare diversamente dalle europee del maggio 2014, quando erano ancora impegnati a salvare il salvabile in mezzo al fango. Allora una intensissima mobilitazione delle truppe cammellate-compagnucce ha permesso ai democrat d'ottenere la più alta % di voti della regione! Comunque strano abbastanza e altrettanto curioso. Andate a votare e NON lasciate la scheda BIANCA, su cui scrutatori abili possono mettere una croce per .......??????? s.610
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