Sanità, Progetto in Comune: potenziare l’ospedale ed educare al primo soccorso
La lista a sostegno di Maurizio Perini presenta alcune proposte per una "cultura" sanitaria cittadina
Progetto in Comune interviene sul tema della sanità pubblica. “Senza promesse di cose irrealizzabili, ma con una serie di proposte concrete e fattibili”, come conferma il candidato a sindaco Maurizio Perini, attorno all’ospedale cittadino e soprattutto attorno all’idea di una cultura sanitaria che parta dai cittadini, specie quelli più giovani.
“Non è possibile promettere nuovi reparti, né nuove sedi né ampliamenti strutturali – esordisce Andrea Cerigioni, candidato con la lista a sostegno di Perini – . Primo perché non è competenza comunale e secondo perché vogliamo mettere la faccia su un progetto concreto. Concreto come la possibilità di potenziare alcuni reparti del nostro ospedale, ad esempio il pronto soccorso o la rianimazione, per una piena efficienza della struttura e per garantire il servizio assistenziale minimo. Dobbiamo andare fieri della nostra sanità ma, per farlo, servono potenziamenti e, perché no? intitolarlo a un personaggio pubblico di rilievo per la città“.
Potenziamenti che vanno predisposti interfacciandosi con la Regione e con l’Area Vasta dell’Asur Marche e facendo sentire il proprio peso politico per evitare altri “depauperamenti” dei pochi mezzi attualmente a disposizione.
Ma anche esaminando e analizzando quella che è la realtà senigalliese, con le sue esigenze, le sue criticità, come conferma un altro esperto del settore medico, Daniel Fiacchini: secondo quest’ultimo serve un adeguato confronto tra operatori pubblici e privati, operatori sanitari e cittadini sui temi dell’abuso alcolico, sulla lotta alle malattie e disagi attraverso un più frequente screening della popolazione. E ancora: sull’alfabetizzazione sanitaria, sui progetti e sulle attività per un invecchiamento in salute; sulla piena accessibilità dei disabili a tutti i servizi; e persino su una “mappatura” delle esigenze sanitarie in caso di emergenza come quella del 3 maggio scorso.
“Tutto questo si può fare – continua Fiacchini – grazie a strettissime collaborazioni con l’Asur ma anche con le varie associazioni di volontariato del territorio che permetterebbero anche di mettere in pratica questi piani a costi molto ridotti”.
Ma in una città che d’estate triplica le proprie presenze in città, non si può parlare di salute senza una vera cultura sanitaria che parta dai cittadini stessi, i primi “operatori” in caso di malore. Un punto molto caro a un altro esponente della lista Progetto in Comune, Davide Talevi, medico chirurgo e volontario che da tempo organizza corsi di primo soccorso per adulti e ragazzi. “Bisogna partire da loro perché nasca una cultura diversa. Se è vero che in Italia ci sono 70.000 decessi per arresto cardiaco, in quei primissimi minuti in cui qualcuno ha un malore è difficile e molto raro che un medico o un defibrillatore siano nei paraggi: i primi ad agire dobbiamo essere noi con le manovre salvavita che devono essere insegnate a scuola“. Ma cultura sanitaria “significa anche consapevolezza dei mezzi della sanità cittadina e capire ad esempio che se mi rompo una gamba e chiamo l’ambulanza sottraggo un mezzo importante a chi potrebbe averne bisogno vitale“.
E se Senigallia ha un forte turismo estivo (e nessuno vorrebbe il contrario), bisogna che il servizio di salvamento balneare sia adeguato alle migliaia di persone che riversano in spiaggia. “Perché nei 14 km di spiaggia sono tanti i tratti sprovvisti di sorveglianza e quindi ad alto rischio incidenti – afferma Lorenzo Tricarico, formatore sulla sicurezza -. Dobbiamo azzerare i costi in termini di vite umane e per questo possiamo utilizzare una sinergia con tutte le associazioni del territorio perché vi sia una rete di assistenza a costo zero e che parta dalla scuola ma che possa far stare più tranquilli residenti e turisti“.
Tra i tanti temi presentati alla stampa dalla lista Progetto in Comune c’è anche quello della lotta alle tossicodipendenze, all’alcolismo e alle patologie del gioco d’azzardo. Tematiche a cui i giovani senigalliesi (ma non solo loro) non sono immuni e non lo saranno se non viene illustrato loro un percorso per alleviare i disagi psicosociali, come spiega la psicologa e psicoterapeuta Giovanna Bianchelli. “Un giovane su cinque in Italia spende quasi tutta la ‘paghetta settimanale in giochi d’azzardo e la loro moltiplicazione sui canali social e sugli smartphones non facilita la loro ‘gestione’. Dobbiamo avere il pugno duro contro chi somministra alcol ai minori e al contempo, prevedere agevolazioni per quei locali che eviteranno le slot machines o perlomeno cercare di limitarne l’uso, anche orario“.
Tanti temi sul piatto elettorale dunque quelli messi in campo dalla lista a sostegno di Maurizio Perini che, come unica promessa, ha fatto quella dell’impegno per interrompere quei circoli viziosi che possono portare sia a disagi psicosociali, sia a danni economici che a comportamenti devianti.
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