Full immersion nella lingua inglese per gli studenti del biennio linguistico del Medi
Tre giorni di film in lingua e danze tradizionali scozzesi per i ragazzi della scuola di Senigallia
È finita l’era dell’ai dont spic inglisc, perché gli studenti del Liceo E. Medi l’inglese lo conoscono molto bene. Si sono infatti appena concluse le giornate in lingua, tre mattinate interamente dedicate al potenziamento delle competenze comunicative ed espressive nella lingua inglese.
Un progetto che contraddistingue il Medi dagli anni ‘80 e che permette agli studenti del primo biennio non soltanto di approfondire la conoscenze della lingua, ma anche di entrare in contatto con culture e tradizioni diverse.
Il tema di quest’anno è stato il cinema. Guidati dai docenti madrelingua, gli studenti, suddivisi in gruppi, hanno assistito alla proiezione di alcuni film in lingua originale: dal pluripremiato Notting Hill con il fascinoso Hugh Grant al topolino Remy di Ratatouille, dalla curiosa bambina di Coraline e la porta magica al ritorno di Mary Poppins in Saving Mr. Banks.
Occhi incollati allo schermo e attenzione altissima, come non succede quasi mai in classe durante le lezioni normali. Eppure l’attività è tutt’altro che “ricreativa”, perché rivedere un film in lingua originale è come vederlo per la prima volta. Non ci sono doppiatori e bisogna sforzarsi di capire la pronuncia degli attori.
E non sempre è l’“inglese della regina” o standard English. Ma per gli studenti del Medi il divertimento non è finito qui. Nonostante non disponessero di kilt e cornamuse, si sono dilettati anche nello Scottish Highland Fling, la tradizionale danza scozzese divenuta popolare agli inizi del XIX secolo.
Il risultato? Una grande atmosfera di festa nelle aule. La “tre giorni in lingua” si è infatti conclusa con una favolosa abbuffata finale, apprezzatissima dagli studenti: torte, bibite e snack in abbondanza. Dell’esperienza è rimasta senza dubbio l’idea che la scuola offre molto di più di quanto si creda, e che soprattutto sia possibile imparare senza avvertirne troppo la fatica. Insomma, apprendimento può far rima anche con divertimento.
Alexandra Bastari
1^ A Linguistico
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