Senigallia Bene Comune candida Giorgio Sartini: “Apartitici, in politica per la città”
Paolo Battisti rinuncia alla corsa, il neonato movimento presenta il nuovo candidato sindaco
La notizia circolava già insistentemente, ora è ufficiale: Paolo Battisti ha rinunciato alla corsa per la carica di sindaco di Senigallia alle prossime elezioni comunali di maggio 2015.
Movimento “Senigallia Bene Comune” decapitato? Nemmeno per sogno: la lista ha presentato il nuovo candidato, Giorgio Sartini.
Residente a Borgo Molino, sposato con quattro figli, Tecnico della Prevenzione presso la ASL di Senigallia da 25 anni, Francescano Secolare, ex-presidente del comitato alluvionati del suo quartiere ed ex-componente del coordinamento cittadino dei comitati degli alluvionati, nato dopo l’alluvione del 3 maggio.
Questo il primo identikit di Giorgio Sartini, che ha anche un passato nei meetup cittadini del Movimento 5 Stelle (a cui è iscritto a livello nazionale) ed ha corso poche settimane fa per un posto nelle liste del M5S in vista delle prossime elezioni regionali.
“Un passato, appunto, perchè il tempo passa e le cose cambiano” tiene a precisare Sartini, pungolato durante la presentazione da due esponenti dei Simpatizzanti M5S di Senigallia, seduti tra il pubblico, che contestavano anche l’iscrizione di Sartini al gruppo Senigallia 5 Stelle.
Ma al di là delle polemiche tra gli schieramenti interni all’M5S, ora Giorgio Sartini è convintamente alla testa di “Senigallia Bene Comune”, movimento nato pochi mesi orsono, che a novembre 2014 si era presentato al pubblico sostenendo la candidatura di Paolo Battisti, ora consigliere comunale di Partecipazione, che ha però comunicato la decisione di fare un passo indietro, a causa di problemi familiari che non gli consentono di portare avanti la sua campagna elettorale.
C’è anche lo stesso Battisti dietro la candidatura di Giorgio Sartini, a sentire quanto riferito dallo stesso interessato, che ha letto anche un affettuoso messaggio di augurio e di sostegno che l’ex-candidato gli ha spedito per comprovare l’investitura di Sartini, che viene oltre che da “Senigallia Bene Comune” anche dal “Movimento Partecipazione” e dal terzo gruppo “Noi Cittadini” che avrebbe dovuto sostenere Battisti: ulteriore lista che avrebbe visto proprio Sartini tra i suoi componenti.
Queste tre liste ora cofluiscono tutte nel progetto “Senigallia Bene Comune”: “Un movimento apartitico – spiega Sartini – ma non apolitico, nel senso che ci candidiamo per fare politica nel senso alto del suo termine, quella Polis che è a favore della città e dei cittadini, per dare un contributo serio e concreto, ascoltando le esigenze del territorio, senza secondi fini o logiche partitiche, impegnandoci gratuitamente”.
La candidatura di Giorgio Sartini è nata dopo aver consultato la sua famiglia, che non ha mancato di fargli notare la gravosità dell’impegno e il lavoro da fare per farsi conoscere alla maggior parte degli elettori in un arco di tempo ormai breve. Molti anche gli incontri che Sartini ha avuto con esponenti anche di partito (è noto il corteggiamento da parte della Lega Nord), ai quali però è stato risposto con un rifiuto: il gruppo del quale il candidato sindaco si è circondato è formato da rappresentanti della società civile, l’obiettivo illustrato da Sartini è quello di presentare una sola lista, solida e forte, in grado di raccogliere consensi grazie alla credibilità suoi 24 candidati e non grazie alla moltiplicazione delle liste per raggranellare voti.
Snocciolati anche alcuni punti del programma di Senigallia Bene Comune: bilancio trasparente e partecipato, con i cittadini che avranno accesso alle note di spesa del comune e potranno prendere parte alla discussione per redigere il bilancio di previsione; gestione del territorio, con misure di prevenzione idrogeologica e interventi alla foce del Misa; taglio delle spese, in particolar modo delle consulenze esterne; riduzione della TARES, con compostaggio di quartiere, vendita del differenziato e passaggio a tariffa; riduzione della TASI, con l’apporto di lavoratori socialmente utili ed energie rinnovabili; rilancio del turismo, con un bando per le migliori idee e coinvolgimento del comprensorio; impiego di nuove tecnologie per riduzione dell’inquinamento atmosferico e da amianto; presa di posizione contro il depotenziamento dell’ospedale di Senigallia; una nuova mutualità per il sociale, che si prenda carico delle situazioni non assistite e intervenga per le famiglie in difficoltà; ridefinizione dei parcheggi; interventi mirati su borghi e frazioni; realizzazione di un parco canile/gattile.
Una serie di proposte che il neo-candidato sindaco Giorgio Sartini e la lista Senigallia Bene Comune considerano sicuramente realizzabili, per mettere mano a tutti gli ambiti in cui Senigallia è in un declino in cui, come sottolinea Sartini, ci hanno condotto 50 anni di scelte sbagliate.
Ha ragione melcaco che nessuno se ne frega del programma ma basta la persona.
E ancora nessuno nuovo candidato ha ancora le palle per fare il sindaco ma sono tutti bravi a scrivere e fare battutine e sembrare amiconi.
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