Sulla vicenda che ha visto involontario protagonista il giornalista Luca Pagliari, interviene – dopo il primo cittadino di Senigallia – anche Roberto Paradisi. Che esordisce attaccando Maurizio Mangialardi per le sue “gravissime mistificazioni” smentite dal diretto interessato.

Come si ricorderà, pochi giorni fa erano uscite sulla stampa locale alcune indiscrezioni sul progetto politico di Paradisi e Luigi Rebecchini che avrebbe potuto trovare in Pagliari il candidato a sindaco. Idea poi declinata dallo stesso Pagliari, come affermato in un comunicato preceduto però dall’intervento di Mangialardi che ha scatenato la reazione del consigliere del Coordinamento Civico.

“Mangialardi ha messo in bocca al giornalista Luca Pagliari parole e idee mai espresse per cercare di delegittimare suoi avversari. Difficilmente – dichiara Roberto Paradisi – si può ricordare una scorrettezza così plateale. Utilizzando a fini elettorali personali risorse pubbliche, Mangialardi aveva fatto inviare dagli uffici un comunicato a firma “Comune di Senigallia”, in cui si raccontava la bugia organizzata a tavolino secondo la quale Luca Pagliari avrebbe declinato l’invito a candidarsi perché non avrebbe “concepito la politica senza l’individuazione di un nemico da combattere anche ricorrendo a mistificazioni e scorrettezze”. Il tutto, accostando questo modo “livoroso” di fare politica al sottoscritto e a Luigi Rebecchini. Inoltre, faceva aggiungere Mangialardi nel comunicato scritto dagli uffici comunali, Pagliari avrebbe rifiutato “proposte vuote” (le nostre, secondo l’interpretazione mistificante di Mangialardi)“.

“Ebbene – continua Paradisi –  Luca Pagliari ha seccamente e platealmente smentito Mangialardi“. Il giornalista infatti ha dichiarato di non aver bocciato il progetto ma se stesso non vedendosi adeguato nel ruolo che il primo cittadino richiede. Anzi, Pagliari aveva espresso stima nei confronti di Paradisi e Rebecchini e soddisfazione per un progetto che mette al centro le persone e non i partiti.

“Il progetto che Pagliari ha detto di condividere (e che Mangialardi nemmeno conosce) è stato realizzato anche grazie ai contributi di idee di Luca Pagliari stesso. Resta un “mistero” (buffo, per non dire altro) comprendere come Mangialardi abbia osato tanto mistificando la realtà e strumentalizzando Luca Pagliari” si chiede Paradisi. Per il consigliere la risposta sta nella paura del sindaco di fronte a “un progetto serio, altro che vuoto“.

Inoltre, se l’idea di Mangialardi era quella di incidere sui 17enni per far sì che tornassero a innamorarsi della politica, il segnale mandato (con il comunicato stampa) ha ottenuto l’effetto contrario, secondo Paradisi: perché i ragazzi diciassettenni hanno capito che esiste ancora e resiste quella “politica torbida che li ha disgustati“.