Quinquennale dell’Associazione Nelversogiusto-Senigallia/Poesia
David "Zanza" Anzalone sarà il testimonial della festa il 14 febbraio al San Rocco
Perché questa festa, questa allegria nel pieno di un periodo storico particolarmente difficile. E’ detto che “Il peggior tempo è il migliore per la Poesia“. Una implicita ammissione del fondamento della poesia nella condizione umana, nelle sue aspirazioni, attese, memorie che non si fermano solo ai ricordi.
Il 14 febbraio 2011 si fondava l’Associazione Nelversogiusto-Senigallia/Poesia, esito di un progetto europeo triennale di conoscenza e pratica della poesia contemporanea. Un’Associazione di innamorati della poesia. Una presenza in città aperta a tutti. Un forte radicamento nella parola che non si arrende all’inconsapevolezza e alla dimenticanza.
David Anzalone, “Zanza” per gli amici numerosi che lo seguono nei suoi spettacoli teatrali e nelle imprevedibili performance, è stato il testimonial dell’avvio della nostra storia, quando ancora non sapevamo che avremmo fondato nel tempo una nostra storia.
Alla presentazione del progetto triennale di poesia contemporanea Zanza è stato chiamato ad essere testimonial del percorso di poesia nella città, percorso confluito nella fondazione dell’Associazione che festeggiamo sabato 14 febbraio, al San Rocco, alle ore 16.30, in apertura di un quinquennale folto d’iniziative, di collaborazioni e di costanti ideazioni.
Ci è sembrato inevitabile che fosse proprio Zanza, con un suo spettacolo, ad aprire questo quinquennale della nostra fondazione. Ecco perché vi aspettiamo, nel giorno in cui l’amore è parola che vuole il suo posto. Per noi che ci siamo nati in questa parola, tramite la poesia, è stato bellissimo il percorso in cui ci ha guidati ed in cui confidiamo per essere in apertura di cuore e felici di crescere insieme.
Il lavoro intenso e le personali esposizioni alla disponibilità per un responsabile volontariato, è stata una scuola continua di diversa impostazione. I poeti, tutti lo sanno, non vivono di poesia se non per passione. E le associazioni di volontariato estese in tante forme attive in città lo sanno nel loro stesso impegno costitutivo.
La gioia del dono per lo stupore della conoscenza, questo il senso dell’incontro non solo con la città, dunque, ma con una “residenza” che si amplifica nello stare e risiedere nei più profondi meandri del quotidiano.
Perché dunque non festeggiare insieme…
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