E’ uno scenario seriamente compromesso quello che eravamo abituati a scorgere sul litorale tra Senigallia e Montemarciano. Tonnellate di detriti sono state riversate sulla spiaggia dalle mareggiate di venerdì 6 febbraio, le cui onde sono arrivate fino ai sottopassi, allle abitazioni e agli esercizi commerciali causando allagamenti e danni ingenti alle strutture.

Difficile ancora quantificare i danni arrecati dal maltempo che si è abbattuto sulle Marche: da Pesaro a Porto Sant’Elpidio, passando per Fano, Senigallia, Montemarciano e Ancona, tutta la costa marchigiana ha subito danneggiamenti notevoli data la forza del mare, ingrossato dalle correnti, e la furia del vento, con raffiche che hanno reso difficili anche gli interventi di messa in sicurezza del litorale.

Il bel tempo che ha fatto seguito alla mareggiata del 6 febbraio ha permesso di iniziare a portare via il grosso dei detriti non soltanto dalla spiaggia ma anche dagli esercizi, dalle abitazioni e dalle varie strutture sul lungomare: tante le case da cui sono stati messi fuori persino i mobili. Una scena già vista, che ci riporta a pochi mesi fa quando l’alluvione del 3 maggio scorso ha colpito la città di Senigallia in maniera molto pesante.
A Marina di Montemarciano la situazione forse più grave con il lungomare interrotto dopo che i lastroni di asfalto sono stati letteralmente mangiati dal mare. Alcuni locali, che potevano vantare una posizione di tutto rispetto, sono ora praticamente sospesi sull’acqua, dato che la spiaggia non c’è più.

Le stime non ufficiali parlano già di centinaia di migliaia di euro di danni anche se una quantificazione più precisa arriverà solo quando verranno compilati i moduli per le segnalazioni. In molti casi però, i danni sono quelli riportati dopo le “solite” mareggiate: l’intera fascia non è nuova a questi fenomeni tanto che piovono critiche da tutte le parti sulla gestione del fenomeno erosione costiera.