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Incidente a Falconara, senigalliese denunciato per omicidio colposo

Proseguono gli accertamenti della Polizia Stradale per chiudere le indagini

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La sede della Polizia Stradale, 113, auto

E’ stata riconsegnata alla famiglia la salma della giovane mamma di nazionalità nigeriana coinvolta nel grave incidente di mercoledì pomeriggio, 28 gennaio, all’altezza di Rocca Priora a Falconara marittima e morta la notte stessa all’ospedale regionale di Torrette.

Dopo la ricognizione cadaverica che ha confermato il decesso per i traumi ricevuti nel tamponamento dell’auto su cui viaggiava a causa di un mezzo pesante, il corpo della 27enne P.O., mamma di tre bambine – anche loro ferite, una gravemente – è stato riconsegnato ai familiari per poter celebrare il rito funebre.

Intanto proseguono gli accertamenti della Polizia Stradale di Senigallia, intervenuta per i rilievi sul posto assieme alle ambulanze che hanno trasportato in ospedale i diversi coinvolti nell’incidente e rimasti feriti.
Alla causa di tutto c’è stato, lo ricordiamo, un tamponamento: un mezzo pesante condotto da un 50enne senigalliese, C.B., ha impattato contro un’automobile ferma sulla carreggiata in attesa di poter svoltare, facendola finire contro altre auto che provenivano in senso opposto.
Oltre alla giovane mamma deceduta, gravemente ferita è rimasta soprattutto una delle tre bimbe (di 6 anni), ricoverata in prognosi riservata a Torrette assieme al padre, mentre le altre due (di 2 e 4 anni) sono state portate al Salesi.

Gli esami sul conducente sono risultati positivi per quanto riguarda l’alcol: ai primi test è risultato avere infatti un tasso alcolico di 1,35 g/l, poi rettificato da successivi esami in 0,7 g/l, come precisato sulla stampa dal proprio legale Daniele Provinciali. L’uomo è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza (con conseguente ritiro della patente) poiché, secondo la legge, per alcune particolari categorie di conducenti come gli autisti di mezzi pesanti, di autobus, di taxi o i neopatentati, non è tollerato nemmeno lo 0,5 g/l, soglia massima valida invece per gli altri conducenti.

L’uomo dovrà essere ascoltato nei prossimi giorni dalla Polizia Stradale per poter chiudere le indagini e avviare il processo per omicidio colposo, atto dovuto quando si registra una vittima sulla strada.

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