Senigallia, parte al Portone l’Osservatorio Parrocchiale della Carità
Progetto di assistenza, anche relazionale, rivolto ai poveri
Dopo una serie di riunioni preparatorie, è partito un progetto ambizioso e multiforme della Caritas Parrocchiale, ideato ed organizzato dal dinamico parroco del Portone Don Giancarlo Giuliani, grazie anche alla sua collaudata esperienza in qualità di Direttore della Caritas Diocesana, con la collaborazione di un gruppo di volonterosi parrocchiani.
Il gruppo di volontari è stato costretto ad un frettoloso ed inaspettato debutto, in occasione dello sfortunato evento alluvionale del 3 maggio, allorquando accanto agli “angeli del fango”, hanno girato casa per casa nelle vie cittadine più colpite, per portare solidarietà mediante raccolta di informazioni sulle più urgenti necessità e priorità trasmesse al Comune ed alla Caritas per i primi interventi, aiuti per la compilazione della relativa modulistica, consigli pratici per la pulizia, ecc….
L’originalità dell’iniziativa, superata la fase emergenziale post-alluvione, oltre alla collaborazione sinergica con la Caritas alla distribuzione di pacchi viveri ed altri interventi di tipo assistenziale per la c.d. “povertà materiale”, si propone di preparare gruppi di volontari capaci di stabilire relazioni durevoli di “vicinanza” e di condivisione mediante periodiche visite anche a domicilio, specie per le persone sole, per colmare quel vuoto da “povertà relazionale” connesso, superando la logica della sbrigativa elemosina fine a se stessa.
L‘obiettivo di fondo, oltre a quello di individuare i diversi e crescenti bisogni causati dalle nuove povertà in particolare per la mancanza drammatica del lavoro (per il quale opera una Cooperativa Sociale Onlus in vari comparti), secondo l’infaticabile Don Giancarlo, un autentico Pastore della Carità, è quello di raccogliere e coordinare le disponibilità delle persone e di gruppi previa formazione anche per specifiche problematiche e conseguente assegnazioni di compiti di servizio anche per assistenza diretta (“animatore Caritas”), in quanto sostiene – con veemenza- “che occorre educare la comunità alla solidarietà così come educhiamo alla fede, come genuina testimonianza della carità evangelica“.
Un primo passo concreto del progetto è l’apertura di un Punto di ascolto presso la ristrutturata Canonica annessa alla Chiesa del Portone, previsto ogni mercoledì dalle ore 9.30 alle 12, ove uno o più referenti accoglieranno le persone bisognose per conoscere le problematiche, indirizzandole anche verso gli Enti specializzati o competenti (Caritas Diocesana, Servizi Sociali Comune, ecc…) sino a formare una mappatura dei bisogni nel territorio anche mediante la collaborazione di Coordinatori ecclesiali e non (catechisti, associazioni cattoliche,volontari di altre associazioni, ecc…).
Un’altra fonte per la ricognizione dei dati potrà essere ricavata da cassette in fondo alla Chiesa, dove in forma riservata, si potranno annotare le necessità e le disponibilità a soddisfare la tipologia di aiuto richiesta. In un secondo tempo potrà attivarsi anche una bacheca on line con lo stesso principio, sul sito della Parrocchia.
L’Osservatorio Parrocchiale della Carità si aggiunge ad altre già avviate e note iniziative caritative (Progetti Bielorussia, NonSoloPozzo, Social Caritas, ecc…), con una funzione, su mandato del Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP), non di duplicazione ma di raccordo con le altre realtà associative operanti in tale settore, in particolare con la Caritas Diocesana, per potenziare la rete solidaristica del bisogno e pone la Parrocchia del Portone, tra le comunità ecclesiali più attive nel nostro territorio,anche ai fini della diffusione di una coinvolgente testimonianza comunitaria della carità, con un nuovo stile di approccio “relazionale” verso i poveri.
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