Simpatizzanti M5S sulla zona a rischio esondazione a Senigallia
"Ripristinare l’originaria delimitazione della zona a massimo rischio di esondazione,R4"
Come “Simpatizzanti M5S Senigallia”, e ancor prima come cittadini senigalliesi, abbiamo seguito attentamente e con estremo interesse tutte le vicende dell’alluvione che, a partire dal 3 maggio 2014, costituiscono inevitabilmente il principale argomento di discussione in tutti gli ambienti della nostra città.
Avremmo voluto esternare da tempo le nostre opinioni.
Tuttavia, per correttezza e nel pieno rispetto delle istituzioni, abbiamo preferito attendere che si concludessero i lavori della Commissione speciale temporanea di indagine e di inchiesta, istituita sulla vicenda dal Consiglio comunale in data 4 giugno 2014.
Ci siamo documentati, ci siamo formati un’opinione sugli avvenimenti, e ci siamo alla fine attivati per dare il nostro contributo presentando una proposta di delibera di Consiglio comunale in cui abbiamo deciso di astenerci dal discutere sulle responsabilità umane della calamità avvenuta che, tuttavia, auspichiamo vengano comunque individuate e perseguite (qualora sussistano) senza sconti.
Abbiamo esaminato con particolare attenzione la delibera del C.C. n. 135 del 13 dicembre 2001, ad oggetto “Osservazioni al Piano stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.) adottato dall’Autorità di Bacino regionale delle Marche con delibera n. 15 del 28 giugno 2001” che aveva fatto seguito all’incarico finalizzato ad elaborare osservazioni motivate al P.A.I. per quanto attiene alle aree di pericolosità e rischio idraulico, che l’Amministrazione comunale aveva affidato al Prof. Ing. Alessandro Mancinelli.
Negli atti esaminati risulta che il Prof. Ing. Mancinelli aveva evidenziato che le possibilità di esondazione del “sistema Misa” erano reali, ma che avrebbero potuto essere ben controllate attraverso un sistema d’allarme in tempo reale ed un servizio di guardianìa costante, e che le esondazioni avrebbero potuto essere ridotte notevolmente attraverso la costruzione delle vasche di espansione.
Ciò nonostante, il Consiglio comunale votava a favore della deperimetrazione (Fig. 1), che è stata successivamente condivisa tra i rappresentati del Comune di Senigallia e quelli della Regione Marche in sede di “tavoli tecnici” approntati presso l’Autorità di Bacino regionale per l’esame delle osservazioni al P.A.I., ed infine approvata dal Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino di Rilievo Regionale delle Marche.
Il risultato delle attività istituzionali, conclusesi con la deliberazione del Consiglio Regionale n. 116 del 21 gennaio 2004, hanno procurato quindi la riduzione della zona con grado di rischio R4, ma senza metter mano a tutte le attività evidenziate dall’autorevole soggetto (il Prof. Ing. Mancinelli) che pur le aveva dettagliatamente elencate, come sarebbe stato invece indispensabile.
Fino a che ciò non fosse avvenuto, infatti, mantenere la zona con grado di rischio R4 come individuata negli elaborati originariamente forniti dall’Autorità di Bacino sarebbe stata la decisione più logica, visto che l’art. 7 delle Norme Tecniche del P.A.I. dice pure che: “La delimitazione della fascia di territorio inondabile assimilabile a piene con tempi di ritorno fino a 200 anni può essere modificata in relazione all’evoluzione del quadro conoscitivo, nonché a seguito della realizzazione degli interventi per la mitigazione del rischio previsti dal piano stesso”.
Non era quella l’ultima spiaggia!
Siccome la Regione Marche individua, nell’ambito del P.A.I., i programmi d’attuazione per la riduzione dei rischi e delle pericolosità predisponendo – tra l’altro – interventi di manutenzione idraulica e di difesa del suolo, e siccome per l’ammissibilità a finanziamento dei dissesti idrogeologici occorre che gli stessi siano ricompresi nei Piani stralcio per l’Assetto Idrogeologico (P.A.I.), al fine di consentire allo Stato di supportare i nuclei familiari, le attività economiche e gli enti locali, che si sono trovati di fronte alle conseguenze dell’alluvione del 3 maggio 2014, come “Simpatizzanti M5S Senigallia”, e ancor prima come cittadini senigalliesi, CHIEDIAMO DI RIPRISTINARE IMMEDIATAMENTE L’ORIGINARIA DELIMITAZIONE DELLA ZONA A MASSIMO RISCHIO DI ESONDAZIONE, R4, come adottata dall’Autorità di Bacino regionale delle Marche con delibera n. 15 del 28 giugno 2001, in quanto IMPROPRIAMENTE RIDIMENSIONATA (Fig. 2).
Tale delimitazione dovrà valere provvisoriamente in quanto decadrà immediatamente non appena saranno stati attivati un adeguato servizio di sorveglianza e di preavviso degli eventi calamitosi in tempo reale, ed attuati tutti quegli interventi straordinari (costruzione delle vasche di espansione) e ordinari di manutenzione e ricalibrazione dell’asta fluviale, nonché il programma estensivo di difesa del suolo con regimazione delle acque su tutto il bacino, ed attivato altresì un servizio che controlli in modo sistematico e con strumenti adeguati la stabilità delle arginature (sia di quelle in terra che di quelle in muratura), come indicato dettagliatamente dall’Ing. Mancinelli nella sua relazione a cui fa riferimento la delibera del C.C. n. 135/2001.
Chiediamo altresì che l’Autorità di Bacino regionale adotti i provvedimenti consequenziali di propria competenza, così come dovranno fare altrettanto gli Uffici comunali competenti.
La proposta di delibera è visionabile sul nostro blog all’indirizzo: https://simpatizzantimovimento5stellesenigallia.wordpress.com/2015/01/25/proposta-di-delibera-riperimetrazione-zona-r4/
ed invitiamo i cittadini senigalliesi a sottoscriverla recandosi ai nostri banchetti o contattandoci alla nostra mail portavocemeetupm5ssenigallia@gmail.com.
Noi l’abbiamo già consegnata al protocollo lo scorso 23 gennaio.
da Simpatizzanti M5S Senigallia
Lascio a chi legge, le dovute conclusioni.
Leonardo Maria Conti
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