Senigallia, Rebecchini a difesa di Mancini sulla commissione d’inchiesta
"Relazione seria e puntuale anche se a qualcuno non fa piacere"
La sera di lunedì 19 u.s. la commissione d’indagine ed inchiesta sull’alluvione ha cessato i lavori. Durante mesi di audizioni e riunioni, per una serenità degli stessi lavori, la commissione ha lavorato non facendo trapelare assolutamente nulla. Cessati i lavori e firmate le relazioni, la stessa commissione d’indagine ed inchiesta è chiaramente decaduta e nulla osta alla pubblicazione di relazioni ed atti . Il consigliere Mancini ha cessato di essere presidente nella stessa data. Le due relazioni sono state depositate martedì mattina e di conseguenza ogni consigliere ne ha già ricevuto copia.
Lo scopo della commissione era quello di individuare eventuali lacune, errori, inefficienze e criticità (del passato ed attuali) che hanno provocato e/o aggravato l’evento disastroso del 3 maggio.
A me pare che la relazione di Mancini (votata anche da Rebecchini, Paradisi, Cameruccio, Perini e Marcantoni) abbia cercato di riportare in effetti le lacune, gli errori, le inefficienze e le criticità emersi attraverso le varie audizioni ed esami di atti. La relazione appare scritta in modo pacato, argomentata e supportata dalle testimonianze ascoltate.
So che a qualcuno, quanto scritto e correttamente riportato nella relazione Mancini, non faccia piacere, ma quanto emerso nelle varie audizioni era obbligo da parte del presidente della commissione e degli stessi componenti sottolineare, in modo che in futuro possano non ripetersi almeno le stesse mancanze.
Non capisco il livore della maggioranza al governo della città, espresso in molti dei loro articoli di questi ultimi giorni. E’ una maggioranza che non accetta, evidentemente, chi si discosta dal solco dei loro altisonanti proclami e, purtroppo, ogni voce che non si adegua, nella democratica Senigallia, è mal sopportata! Ogni dissenso viene fatto sempre passare come strumentalizzazione per fini elettorali o come espressione di persone non affidabili, bugiarde, faziose e persino indegne, come se questa maggioranza fosse l’unica dentatrice della verità e della capacità di governo. Basta leggere la relazione Mancini per capire l’astiosità ingiustificabile di Mangialardi e dei suoi alleati.
E per favore cerchiamo di restare al contenuto se vogliamo dare soluzione a qualcuno dei problemi emersi.
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