Commissione d’inchiesta alluvione, il sindaco Mangialardi replica a Mancini
"Faziosità che disprezza le più elementari regole democratiche"
“Prima ancora che il contenuto clamorosamente fazioso e volto a distorcere i fatti realmente accaduti, a lasciare senza parole è la totale assenza di rispetto per le istituzioni e per i cittadini di Roberto Mancini, presidente della commissione d’inchiesta sull’alluvione del 3 maggio“.
Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi replica alle esternazioni fatte a mezzo stampa dal presidente della commissione d’inchiesta sull’alluvione del 3 maggioRoberto Mancini.
“Mancini – prosegue il sindaco – aveva ricevuto mandato da tutto il consiglio comunale e questa, nel rispetto delle più elementari regole della democrazia, doveva essere la sede della discussione e del confronto. Perciò, aver reso pubblica a mezzo stampa la mistificante relazione da egli redatta e votata solo dalla minoranza in seno alla commissione, rappresenta senza dubbio una grave strumentalizzazione ad uso esclusivamente politico, indegna del ruolo istituzionale che egli ha ricoperto negli ultimi sette mesi“.
“A testimonianza della malafede politica che ha guidato questa sua scelta – spiega Mangialardi – c’è il fatto che, proprio per il ruolo di garanzia ricoperto in qualità di presidente della commissione, Mancini avrebbe quanto meno dovuto rendere noti anche i contenuti della relazione votata e approvata dalla commissione. Cosa da cui si è ben guardato“.
“Per ciò che concerne il merito – conclude – mi esprimerò solamente dopo aver letto attentamente entrambe le relazioni e partecipato alla discussione in consiglio comunale. Per il momento mi limito ad auspicare che nell’ambito dell’inchiesta che la magistratura sta conducendo vengano verificate le bugie, le ingiurie e le falsità sull’operato mio e dell’intera amministrazione contenute nelle dichiarazioni virgolettate di Mancini, e che siano intraprese azioni conseguenti qualora emergesse il chiaro intento diffamatorio“.
Sindaco Maurizio Mangialardi
Senigallia. Invece l’Amministrazione Comunale si è organizzata e si è attivata per controbattere
solo sul tema delle perimetrazioni. Perché il punto in questa città è che la sicurezza è un valore
sotto ordinato rispetto al diritto ad edificare.”
E' questa una delle dichiarazioni virgolettate di Mancini che, a suo dire, sono da verificare come bugie, ingiurie e falsità e che sono passibili di azioni conseguenti qualora emergesse il chiaro intento diffamatorio“? Vorrebbe quindi dire che questa cosa non è mai stata detta? Vorrebbe negare che ci sia stato un declassamento delle aree a rischio e una riduzione delle stesse? Siamo sicuri che quella di Mancini sia "una una grave strumentalizzazione ad uso esclusivamente politico" invece che la semplice e doverosa messa al corrente di una delle relazioni uscite dalla commissione? Uscirà presto anche quella della maggioranza, a quanto ho capito, sarà il caso di riversare tutto questo livore?
Certi ritardi cominciavano ad essere preoccupanti e Mancini li ha spiegati con la sua relazione precisa. Altri sono spiegabili solo dal (desiderato?) rinvio a dopo le elezioni. Spero solo che i mesi che passano non abbiano ridotto la rabbia dei disastrati-infangati e vadano al voto massicciamente per recuperare l'onore della città che hanno lasciato in balia di una minoranza democrat alle votazioni europee. Ricordiamoci che allora i compagnucci ottennero (?) la percentuale più alta in confronto agli altri PD delle Marche. ..........610-s.n.d.
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