“Non si tratta di maestre scroccone o di amministrazione inadempiente. La refezione scolastica per i docenti che fanno vigilanza a mensa è questione molto più complessa di quanto non preveda la stessa normativa“.

Così il dirigente dell’area Persona del Comune di Senigallia Maurizio Mandolini replica a Noidellascuola, che ha accusato l’amministrazione comunale di essere inadempiente riguardo alla fruizione del pasto degli insegnanti durante l’orario di servizio.

“Anzitutto – spiega il dirigente – va chiarito che, a differenza di quanto sostenuto da Noidellascuola, tutti i docenti ordinari che svolgono il servizio di vigilanza ricevono il pasto gratuitamente, così come i collaboratori scolastici addetti al servizio mensa. Rispetto agli insegnati di sostegno, la questione è più difficile da gestire dal punto di vista organizzativo. Questi docenti, infatti, hanno orari di servizio diversi e particolarmente frammentati, non di rado anche molto brevi. Per far fronte a questa caotica situazione e per garantire equità di trattamento, abbiamo previsto l’assegnazione del pasto gratuito a tutti quegli insegnati di sostegno che protraggono l’orario di lavoro oltre le ore 14, analogamente a quanto avviene per la generalità dei pubblici dipendenti che hanno diritto al pasto dopo un certo numero di ore di lavoro. Ciò, ovviamente, non giustifica l’increscioso ma isolato episodio verificatosi alcuni giorni fa ai danni di una maestra. Episodio per il quale, voglio ricordarlo, il Comune si è prontamente scusato, perché crediamo che il buon senso debba sempre prevalere. Ma è altrettanto evidente che la complessità va governata e regolamentata“.