Senigallia e il degrado di palazzo Gherardi
Roberto Paradisi: "Imperdonabile l'incuria dimostrata dall'amministrazione Mangialardi" - FOTO
“Il nostro intento è quello di tenere informati i cittadini sullo stato di degrado in cui versa palazzo Gherardi, il più importante patrimonio storico-artistico di Senigallia“. Apre con queste parole Roberto Paradisi l’ennesima ispezione fatta all’ex sede del Liceo Classico Perticari.
In compagnia del prof. Giulio Moraca del Comitato cittadino “Salviamo il Classico”, il Consigliere comunale del Coordinamento Civico ha voluto nuovamente sincerarsi sullo stato di abbandono e scarso decoro del palazzo, puntando il dito contro l’amministrazione: “Quello che è accaduto pochi giorni fa (caduta di calcinacci dai cornicioni della struttura, dalla facciata sovrastante via Portici Ercolani, ndr) è un fatto grave. E’ inaccettabile mantenere un tale patrimonio culturale in uno stato di simile degrado: all’ingresso c’è sporcizia e spazzatura varia, e salendo le condizioni se è possibile peggiorano. E l’Amministrazione cosa fa? Adesso Mangialardi parla di attingere ai fondi europei (6 anni in ritardo rispetto a noi), poi dice che ci vuole un progetto serio, dimenticandosi che sempre noi lo abbiamo presentato in Comune nel 2008, ma senza esito. La verità è che il disegno dell’Amministrazione è ben chiaro e noto a tutti, dai tempi di Luana Angeloni: vendere la struttura o farne degli appartamenti di lusso, con il rischio di ricadere nel solito progetto legato alla speculazione edilizia“.
“Quando ha fatto visita a Senigallia in occasione dell’alluvione del 3 maggio, il Presidente del Consiglio Renzi ha chiesto a Mangialardi di segnalargli una scuola da rimettere a posto, ma il nostro sindaco non disse niente, al contrario del sottoscritto, l’unico a fare il nome del Palazzo Gherardi“.
“Il problema“, conclude il prof. Moraca, “era da risolvere prima del 2001 (anno di chiusura della struttura, ndr), quando ancora non c’era la crisi. Ci troviamo di fronte ad un degrado e un’incuria davvero incredibile: in una stanza accanto all’Aula Magna abbiamo anche ritrovato lo scheletro di un uccello, morto da diversi anni. Ironizzando, possiamo solo che ringraziare l’Amministrazione per darci la possibilità di studiare anche una materia così interessante come la paleontologia… “.
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