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Pallacanestro Senigallia, “va ritrovata la coesione”

Il diesse Ligi tra analisi del difficile momento attuale e previsioni sul futuro - INTERVISTA

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Federico Ligi in panchina

Nove vittorie consecutive l’avevano portata fino al secondo posto, tre ko in fila l’hanno relegata al quarto. L’ultimo mese, è sicuramente il periodo più difficile della prima metà di stagione della Goldengas Pallacanestro Senigallia.

Ne abbiamo parlato col direttore sportivo Federico Ligi, che fa il punto della situazione dopo 14 delle 26 giornate di serie B e in vista della dura trasferta contro l’imbattuta capolista Palestrina.

Ligi, dopo una lunga serie di vittorie, un calo era prevedibile, ma contro il Rieti si è vista una squadra che nel finale ha pure un po’ mollato. Cosa è mancato in questo periodo e quali correttivi apportare?

All’uscita del calendario era evidente a tutti che il nostro momento difficile sarebbe capitato a cavallo tra fine andata e inizio ritorno. Credo che al di là di un calo prevedibile e fisiologico, questo sia un gruppo che non può rilassarsi mai, altrimenti ne emergono i difetti, come contro il Rieti, rispetto ai pregi, sia individuali che di squadra.
In sintesi, dobbiamo ritrovare coesione!.

Le prime 3 sembrano, per ambizioni e stato di forma, prendere il largo in classifica: è il 4° posto l’obiettivo più ragionevole da qui al termine della stagione?

Ci metterei la firma. A inizio anno nessuno ci avrebbe nemmeno lontanamente pensato, vedere oggi il quarto posto come un obiettivo è la nostra grande motivazione.

Un giudizio sulla risposta del pubblico, numerica e di sostegno: vi sono eventualmente iniziative per coinvolgerlo maggiormente? (si nota, ad esempio, una scarsa presenza di ragazzi del settore giovanile Maior al palasport).

A Senigallia si è formato uno zoccolo duro che ormai da anni sostiene la squadra, a volte anche in trasferta, poi come sempre, le vittorie sono il miglior incentivo per portare gente al palazzo. Come società da qualche anno abbiamo ridotto il prezzo di biglietti ed abbonamenti, portandoli ad un livello più che onesto per la categoria. A noi dispiace molto vedere pochi ragazzi del settore giovanile al PalaPanzini, però più che dare loro tessere omaggio e agevolazioni per i genitori non possiamo fare.
Chi è davvero appassionato non manca mai.

Uno sguardo al prossimo anno e al futuro del torneo di serie B: c’è sentore che il recente via libera all’utilizzo di stranieri possa cambiare l’approccio al mercato di molte società, alterando gli equilibri tecnici, o il provvedimento rimarrà, sostanzialmente, non sfruttato?

Al contrario, credo che per ambizione e curiosità, molti si rivolgeranno agli stranieri, un po’ come successe anni fa in C2. Io seguo un principio molto semplice, chi è bravo gioca. Gli stranieri, a prescindere dalla categoria, hanno senso solo se più forti degli italiani.

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