Un giovane arrestato e due donne indagate in stato di libertà. E’ questo l’esito dell’indagine svolta dai Carabinieri della Compagnia di Senigallia e della stazione di Ostra Vetere in merito ad alcuni casi di furto aggravato in abitazione e non solo che avevano destato preoccupazione nel senigalliese e soprattutto nel paese di Ostra Vetere.

L’arresto, esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Ancona su richiesta della Procura della Repubblica, è stato effettuato nella prima mattinata di giovedì 15 gennaio dopo che le indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Ancona, oltre alle denunce delle vittime dei furti, hanno permesso di raccogliere abbastanza elementi nei confronti di un giovane, un ventiduenne originario di Torremaggiore (FG), gravemente indiziato dei reati di concorso in furto aggravato e associato alla Casa Circondariale di Montacuto di Ancona.

Gli episodi contestati al 22enne sono tutti compresi tra il settembre e il novembre 2014, quasi sempre ad Ostra Vetere. Il valore della merce asportata dal ladro di appartamenti si aggira sui 25.000 euro.

Fondamentale per venire a capo dell’inchiesta è stata la collaborazione dei cittadini, che hanno segnalato ai militari la presenza di un giovane dalla carnagione olivastra, che si spostava con uno scooter grigio, nei pressi di case isolate, poi risultate tutte oggetto di furti. “Da lì si è partiti – hanno spiegato il capitano dei Carabinieri della Compagnia di Senigallia, Cleto Bucci, e il comandante della stazione di Ostra Vetere, maresciallo Gennaro Idea – per monitorare il giovane indagato per furti compiuti con lo stesso modus operandi, attraverso cioè la realizzazione di un buco sulle finestre all’altezza delle maniglie e tutti a una distanza massima di 2 km dall’abitazione del 22enne“.

La svolta per risolvere il caso arriva con il furto di una borsa dall’auto di una signora che l’aveva lasciata incautamente incustodita: dentro vi era il portafoglio con il bancomat e il codice per prelevare. Da quell’episodio si è risaliti all’ora del prelievo da un istituto di credito a Corinaldo e quindi alle immagini di videosorveglianza. La corrispondenza con le particolari striature del casco e con il motorino ha potuto far stringere il cerchio ai militari che, dopo una perquisizione in cui il giovane aveva lanciato un oggetto dal balcone di casa prima di darsi alla fuga, hanno effettuato il fermo dell’indiziato. Nell’involucro gettato, un calzino arrotolato, vi erano gioielli in oro e argento. Una successiva perquisizione permetteva poi di rinvenire svariati oggetti e monili, molti dei quali erano riconducibili ai diversi furti compiuti nelle abitazioni di Ostra Vetere.

Ulteriori elementi di riscontro sono poi arrivati dalle indagini dei Carabinieripresso alcuni esercizi “compro oro” di Jesi, dove le due donne, complici del giovane ma non autonome in questo settore, avevano smerciato alcuni dei gioielli rubati.

Ecco i casi contestati al giovane su cui vi sono elementi certi, anche se su altri episodi le indagini non sono terminate:
il furto all’interno di un’autovettura parcheggiata di una borsa contenente la somma di 100 euro, un portafogli, diversi documenti ed una tessera bancomat, avvenuto il 5 settembre 2014, a Ostra Vetere;
l’indebito utilizzo della suddetta tessera bancomat per prelevare da uno sportello automatico la somma di 250 euro l’8 settembre a Corinaldo;
il furto all’interno di un’abitazione dove si impossessava di svariati gioielli ed altri oggetti preziosi in oro ed argento (orecchini, collier, anelli) del valore complessivo di 12.000 euro, avvenuto il 18 settembre 2014, a Ostra Vetere;
il furto nell’abitazione di una coppia di Olandesi residenti in Italia, dove si impossessava di svariati gioielli ed altri oggetti preziosi in oro ed argento (numerosi paia di orecchini, collier, orologi) del valore complessivo di circa 10.000 euro, avvenuto il 15ottobre 2014, a Ostra Vetere. La coppia ha riconosciuto molti degli oggetti recuperati in una perquisizione il 27 novembre.
il furto di un apparecchio radiostereofonico, avvenuto il 17 novembre all’interno della scuola dell’infanzia “Luca Lombardi” a Ostra Vetere, poi rinvenuto e riconsegnato dai militari;
il furto di una motosega all’interno di un magazzino di Ostra Vetere il 24 novembre.
Al giovane viene anche contestato un tentato furto commesso il 27 giugno 2014 in un’abitazione di Jesi dove l’indagato era stato sorpreso dai proprietari di casa mentre rovistava nei mobili della camera da letto ed era stato costretto alla fuga. Rilevante in questo caso l’individuazione fotografica eseguita dalle vittime che hanno riconosciuto senza ombra di dubbio il ventiduenne come il soggetto sorpreso all’interno della loro abitazione.

Oltre al ventiduenne ritenuto “l’unico esecutore materiale di tutti i furti“, sono indagate in stato di libertà anche le due donne (la fidanzata e la madre) che rispondono degli stessi reati, a titolo di concorso, essendosi preventivamente accordate con l’indagato per smerciare la refurtiva provento dei furti. “Sebbene abbiano deliberatamente e consapevolmente fornito un supporto materiale e morale assolutamente indispensabile per la concertazione e realizzazione dei delitti ed abbiano altresì tratto vantaggi economici diretti – riferiscono i militari dell’Arma – per quanto emerso sino ad ora, non hanno dimostrato di avere la capacità di realizzare autonomamente le condotte materiale dei furti“.