Lunedì 5 Gennaio si è giocata una partita storica ed importantissima a cui i media locali (compresi noi, mea culpa)  hanno dato scarso rilievo. Una squadra della Valmisa, l’Ostrense C5, una delle più longeve della storia, ha disputato una prestigiosissima Finale Regionale di Coppa Marche che non solo metteva in palio il blasonato trofeo, ma anche il pass diretto per la C2 2015/2016.

Gli ostrensi, vincitori del torneo provinciale a discapito del Verbena, erano anteposti al fortissimo Potenza Picena. La sfida si è giocata nel campo del Palascherma di Ancona con una stupenda cornice di pubblico. Entrambe le squadre sono state all’altezza della contesa, regalando al nutrito manipolo di tifosi accorsi uno spettacolo degno di nota. Ha fatto invece discutere la conduzione della terna arbitrale.

Il primo tempo si è concluso 0-2 per il Potenza Picena: l’equilibrio della  prima frazione viene rotto nei minuti finali da Micucci (27’) e De Souza (30’). Un uno-due che stenderebbe anche un elefante, ma non l’Ostrense che rientra in campo nella seconda frazione con il solito piglio e trova quasi subito la rete di Gasparini (33’) che riapre la contesa:1-2. La sfida è incandescente: le compagini non si risparmiano, ma a trovare la rete è ancora Micucci.

Tutto da rifare per i ragazzi di Petrolati che trovano ancora la forza di risalire la china: Petrolati Marco (39’) e Pacenti (45’) confezionano il 3-3; è qui che succede l’episodio che indirizza la contesa. Dopo aver espulso per proteste il mister Petrolati Diego in panchina, il direttore di gara vede una gomitata e mostra il rosso diretto anche all’altro Petrolati in campo.

Il gesto non sembra violento tanto che a scagionare l’Ostrense ci si mette anche il destinatario del gesto, ma l’arbitro è inamovibile: il Potenza Picena approfitta della superiorità numerica per trafiggere a morte l’Ostrense: 4-3 ancora di De Souza e fine del match. Onore al merito comunque agli sconfitti sia per il match disputato che per il cammino che li ha portati a giocarsi una finale così prestigiosa.