Una vera storia d’amore
Screenshot ricorda uno degli attori più noti del cinema, Clark Gable
Questa è una storia, non una fiaba: non racconta di streghe cattive e principesse, non ha come personaggi topini ed una fata madrina, non ci sono zucche che si trasformano in carrozze e neppure casette zuccherose o sette nani. Questa è una storia Vera, fatta di amore e disgrazia terrena. È una storia triste e disperata, sfortunata ed ostile… È la storia della principessa del cinema brillante Carole, e del Re di Hollywood Clark…
“C’era una volta, precisamente nei primi anni del ‘900, un giovane fascinoso di umilissime origini che lavorava come operaio in una fabbrica di pneumatici, si chiamava Clark, Gable faceva di cognome, un titolo che avrebbe fatto di lì a poco il giro del mondo procurando spasmi ed orgasmi platonici in tutte le donne del pianeta, o quasi.
Clark non amava il suo lavoro, voleva essere attore e perciò un bel giorno decise di lasciare tutto ed unirsi ad una compagnia di girovaghi per imparare il mestiere, sfamandosi facendo i lavori più umili, quelli che gli capitavano sotto mano di volta in volta, dal taglialegna al venditore di cravatte.
Erano i primi anni venti, e in un’altra città viveva una giovanissima attrice, di appena tredici anni, si chiamava Carole e già al suo esordio al Cinema aveva dimostrato grandi capacità interpretative ed una verve comica non indifferente.
Mentre Carole cresceva destreggiandosi tra i set cinematografici e la sua amata biblioteca ricchissima di libri europei in lingua, il baldo Clark aveva iniziato a capire come sfruttare la propria bellezza per dare manforte alla carriera. Nel 1924 infatti aveva sposato un’attrice e regista teatrale di diciassette anni più grande di lui, che lo aveva aiutato a cambiare la sua immagine, a crescere artisticamente e sopratutto a farsi ingaggiare da Broadway e da Hollywood.
Erano giunti gli anni Trenta, la dolce ed angelica Carole, dimostrando una particolare predisposizione per la commedia brillante, si apprestava a divenire la regina della Screwball Comedy, un genere cinematografico che prevedeva l’arricchimento di storie d’amore con rocambolesche e farsesche avventure comiche, mentre Clark, dopo aver divorziato con la sua matura amante tutrice, si apprestava a sposare un’altra signora di gran lunga più matura di lui, tanto nell’età quanto nella ricchezza. La signora Langham, ora diventata la signora Gable, era infatti una plurimiliardaria texana, che garantiva al giovane maritino tutti gli agi e gli stravizi meritati.
La fortuna per Gable non smise di girare, anzi, di lì a pochissimo fu ingaggiato dalla MGM, che decise di modificare il suo aspetto affascinante ma sgraziato, intervenendo chirurgicamente nelle orecchie e nei denti del giovane Clark, donandogli la parvenza di un Divo cinematografico a tutti gli effetti.
Mentre Carole continuava imperterrita la sua carriera, Clark Divo lo divenne sotto ogni aspetto, tanto nella carriera cinematografica quanto nella nomea di rubacuori….quelli delle più belle attrici di allora, una a caso Grace Kelly.
Finalmente, nel 1932, la giovane Carole e il seducente Clark si conoscono, sul set di Un uomo per lei, ma il Divo Gable non degna di alcuna attenzione la collega, dimostrandosi altezzoso e maleducato nei di lei confronti.
Poco importava alla fatina Carole, così la chiamavano per i suoi capelli biondi e gli occhi azzurri, che nel frattempo si unì in matrimonio con il sagace attore William Powell, destreggiandosi tra la casa, i salotti letterari, le mostre d’arte ed il teatro. Una donna bella, brava e di cultura, cos’altro poteva desiderare un uomo?
Galeotto fu l’Oscar e chi lo assegnò nel 1935 a Clark Gable, per premiare la sua interpretazione in Accadde una notte. Fu proprio quella notte, popolata di stelle del cinema e nel cielo, che sbocciò quel sentimento tanto atteso in Clark. Fu lì che si innamorò per la prima volta di una donna. Fu lì, che incominciò la sua eterna adulazione verso Carole Lombard.
Lui era davanti all’ingresso del Chinese Theatre, intrappolato nel suo elegante frac, per accogliere gli ospiti, quando ad un certo punto arrivò un cocchio trainato da quattro cavalli bianchi, e dallo stesso cocchio scese avvolta da una nuvola bianca di chiffon, la splendida Carole. Gable, riportarono di cronisti presenti, rimase letteralmente scioccato, paralizzato in una smorfia di estasi. Accadde che ballarono tutta la notte fino ad innamorarsi.
Si giurarono affetto, andarono a vivere in una fattoria in California, circondati da animali e natura. Il loro rifugio, lo chiamavano così, perché li non amavano essere disturbati da nessuno. Passavano le giornate cavalcando e andando a caccia, una passione che entrambi condividevano. Lei per stare al suo fianco lasciò il Cinema, lui abbandonò il suo carattere da Don Giovanni, e non solo quello. Un giorno, durante le riprese di Via col Vento, Clark approfittò di un momento di pausa per tornarsene da Carole, era sera tardi, le disse di prepararsi perché quella notte l’avrebbe sposata. È così fu, in una chiesetta sperduta in Arizona.
Ahimè, quel meraviglioso matrimonio, quell’amore sincero ed intenso fu destinato ad durare solo tre anni, fino al 16 gennaio 1942 quando Carole, impegnata in un giro propagandistico per raccogliere fondi per gli orfani e le vedove di guerra, precipitò nel suo ritorno a casa in aereo, un viaggio da lei anticipato perché troppa era la mancanza che sentiva di Clark.
Davanti ai resti della moglie, che lui stesso volle andare a cercare, Clark annunciò l’abbandono delle scene cinematografiche ed il suo immediato arruolamento in aviazione, sperando di Non tornarne vivo dalla guerra…“
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!