Sarà un Natale con le stelle cadenti
Le notti del 25 e 26 dicembre i cieli saranno illuminati dal passaggio delle Geminidi... in ritardo!
Un Natale senza neve e senza stella cometa: l’astro Lovejoy che avrebbe dovuto illuminare i nostri cieli in questo periodo, ha accumulato un discreto ritardo e farà capolino solamente a fine gennaio, quando oramai presepi e addobbi natalizi saranno stati riposti nelle apposite scatole.
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Non si tratta dell'unico sciame di questo mese: infatti sono ben sei gli sciami meteorici di dicembre, dei quali le Geminidi rappresentano il più attivo. In questi giorni di fine mese, il nostro pianeta è interessato dalla pioggia delle "Ursidi di dicembre", sciame associato alla cometa periodica P/Tuttle (periodo 17 - 26 dicembre) che ha avuto il suo picco massimo nelle notti intorno al 22 del mese. È facile, per un osservatore poco esperto, confondere i due sciami: infatti presentano circa la stessa velocità di penetrazione nell'alta atmosfera terrestre (36 km./sec. per le Geminidi e 33 km./sec. per le Ursidi), con l'unica differenza della posizione del "radiante" cioè del punto ideale da dove prospetticamente le meteore arrivano, la costellazione dei Gemelli per le prime e quella dell'Orsa Maggiore per le seconde. Dal momento la loro osservazione non si fa mai guardando in direzione del radiante, ma osservando invece a diversi gradi di distanza, è facile confondere i due sciami.
All'inizio di gennaio è atteso lo sciame delel "Quadrantidi" forse associato alla cometa Machholz, con periodo dal 1° al 5 gennaio con picco nelle notti intorno al 3.
Come si vede, il cielo è molto "affollato" e presenta tutti i mesi sciami meteorici alcuni dei quali presentano una notevole attività.
Ritenere quindi che le meteore che attraversano i nostri cieli in questi ultimi giorno dell'anno siano "Geminidi ritardatarie" è riduttivo e impreciso.
Per quanto rigarda la cometa C/2014 Q2 (Lovejoy) essa non è assolutamente in ritardo: ora è visibile nel cielo serale nella costellazione della Lepre, poco sotto alla grande costellazione di Orione, e salirà in cielo, nel suo veloce moto orbitale, attraversando in gennaio le costellazioni di Eridano, Toro, Ariete, Triangolo per arrivare alla costellazione di Andromeda verso fine mese, e sarà sempre osservabile nel cielo serale.
Già ora la si può vedere, meteo permettendo, attraverso un comune binocolo, come hanno già fatto alcuni membri del nostro gruppo astrofili: di magnitudo per tutto il mese intorno alla +5.0, è al limite della osservabilità ad occhio nudo: interessanti saranno due date particolari: il 17 gennaio quando l'astro chiomato sarà prospetticamente vicino alle Pleiadi, e il 31 quando si troverà in prossimità di M 31 (la Grande Galassia di Andromeda) e di M 33 (la Grande Galassia del Triangolo).
Piergiorgio Zucconi - Nuova Associazione Senigallia Astrofili.
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