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Il liceo Medi di Senigallia festeggia il Natale in musica

Tre gruppi, tra hard rock ed elettronica, infiammano l'assemblea pre-natalizia al Palazzetto dello Sport

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concerto assemblea Liceo Medi Senigallia

Deep Purple, Led Zepellin, Pink Floyd: ecco alcuni nomi di band storiche del rock anni ’70 il cui sound potente non riecheggia forse negli auricolari dei nativi digitali di oggi, che viaggiano su ben altre frequenze.

Strano a dirsi, ma non è così, almeno tra gli studenti del liceo Medi che, sabato 20 dicembre, hanno scelto di dedicare il concerto pre-natalizio dell’assemblea d’istituto quasi interamente alla musica targata ’70. Ad aprire le danze, non a caso, un gruppo navigato in questo genere, i 4×70 che, guidati dalla voce strepitosa di Gabriele Carbonari, hanno incantato il pubblico con hit immortali come Money dei Pink Floyd e Starway to Heaven dei Led Zeppellin.

Ma questa musica non è un po’ vecchia, come dicono i ragazzi?” abbiamo chiesto ad Andrea Celidoni, il bassista del gruppo. “Non direi” – ci ha detto – “perché i ragazzi battevano le mani e ho visto pure qualche docente che teneva il tempo“. Una musica dunque che unisce le generazioni, ma anche le band storiche di Senigallia, come quella di Celidoni and co. e i gruppi emergenti.

Tra questi la neoformazione degli Up to the Moon con Nicola Ventura alla batteria, Saverio Pellegrini, chitarra e voce, e Leonardo Paradisi al basso, che hanno proposto pezzi dei Cream (la mitica Sunshine of your love), dei Deep Purple e una versione rock di I will survive. “È un genere di musica che amiamo molto” – affermano i tre giovani rockers – “e abbiamo deciso di arrangiare alcuni pezzi alla nostra maniera per renderli più attuali“. Spaziano invece dal rock metal dei Rage agaist the machine al grunge dei Pearl Jam, i Soul of a dreamer, gruppo formato da Michele Casoni (voce), Enrico Pierantognetti (batteria), Riccardo Franceschini (prima chitarra), Tobia Paci (chitarra). Oltre alle cover dei Rage, dei Pearl Jam e dei Red Hot Chili Pepper, la band ha proposto pezzi originali in inglese. Di questi alcuni si possono ascoltare anche su Spotify e su You Tube grazie a un’etichetta indipendente che ha deciso di investire sull’anima e sulla musica di questi giovani sognatori.

Viaggia sulle onde sperimentali dell’elettronica la musica dell’ultimo gruppo, i No output: Mattia Angiola (voce), Alessandro Ganiani (sintetizzatore), Francesco Zedde (percussioni elettroniche e arrangiamenti). Le loro canzoni si ispirano a gruppi storici dell’elettronica degli anni ’80, come i Kraftwerk, rivisitati in chiave moderna. Una formazione recente quella dei No Output, che vanta però un discreto repertorio di pezzi originali con testi in inglese, tutti ascoltabili sulla loro pagina Facebook.

Quella organizzata dal liceo Medi è stata un’assemblea natalizia tutta all’insegna della musica, ma non solo. Tra una svisata di chitarra e un assolo di batteria, tra hard rock, grunge, metal ed elettronica, c’è stato anche il tempo per gustare il panettone ed estrarre i biglietti della lotteria. Tra i premi un soggiorno di tre giorni a Parigi e un weekend in una beauty farm.

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