“Giù le mani, sindaco, dai diritti degli alluvionati di Senigallia”
I meetup M5S uniti: "Odioso speculare su Borgo Bicchia con la scusa del risparmio di suolo"
I meetup di Senigallia del Movimento 5 Stelle si muovono uniti contro il sindaco Maurizio Mangialardi. Sotto la lente d’ingrandimento dei pentastellati finiscono stavolta le dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino a un organo di stampa locale il 4 novembre scorso in cui presentava due specifiche misure prioritarie per la popolazione alluvionata: l’aggiornamento del piano di emergenza e la pianificazione per la pratica del consumo zero di territorio.
Se l’aggiornamento del piano di emergenza è un passo che obbligato dopo i fatti del 3 maggio su cui ironizzano “toccando ferro“, è sulla seconda misura che si concentrano i meetup senigalliesi. “Abbiamo già salvato dal cemento 100 ettari proclama il Sindaco nell’intervista – riportano -: ora, nella nuova variante urbanistica, che andrà a ridurre la capacità edificatoria a Borgo Bicchia e Borgo Ferretti, è prevista, oltre a prescrizioni sulle nuove costruzioni, la riconversione di nuove aree da edificabili in agricole, con conseguente sgravio fiscale per chi accetterà questa modifica“.
I grilli senigalliesi vogliono però vederci chiaro su un’iniziativa che potrebbe ‘spogliare dei diritti edificatori gli abitanti del Borgo Bicchia che ne sono in possesso‘ con la giustificazione della buona pratica del risparmio di suolo: “fatichiamo molto a non definirla un’odiosa speculazione – attaccano i pentastellati – perché già abbiamo esperienza di cos’è stata finora in realtà la “buona pratica del consumo zero“. Perché non ce li fa vedere, almeno sulla carta, gli ettari salvati? Così tutta la città può valutare se è vero o no quello che vanta il sindaco“.
I componenti i vari meetup di Senigallia attaccano un comportamento che ha lo scopo dichiarato di “alleggerire il carico antropico in queste aree già colpite dall’alluvione” in cambio di uno sgravio fiscale: non solo – sostengono – potrebbe non giovare se non per pochi spiccioli risparmiati dai cittadini alluvionati, ma lascerebbe in capo al comune decisioni importanti sui loro dei diritti edificatori “spontaneamente” restituiti. “Poi cosa ne fanno? Li cancellano? Ma allora bruciano valori e provocano un danno all’erario. Li accorpano? In questo caso sarebbe una truffa ai danni di chi li ha riconsegnati, perché i diritti edificatori hanno un mercato“.
Il rischio, secondo i grillini, è che sotto una “politica subdola” mascherata in veste elettorale da “buona pratica del risparmio di suolo” si nasconda invece la volontà di sottrarre il diritto di edificare a molti cittadini senigalliesi. Ma la cosa peggiore è che si tenti questa strada, questa “odiosa speculazione” come l’hanno definita, approfittando di “chi si trova in uno stato di difficoltà, come sono gli alluvionati del 3 maggio, appunto“.
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