Fitch declassa il credito sovrano francese
Le agenzie di rating continuano a “tagliare” in Europa
Dopo “la doccia gelida” di settimana scorsa. Le agenzie di rating continuano a declassare. Il downgrade dell’Italia da parte di S&P ha preso di sorpresa a molti, ma era prevedibile (gli ultimi articoli di questa rubrica avevano dimostrato le tristi condizioni delle imprese e della domanda di beni italiana) ed è spiegabile per via della debole crescita e della recessione.
Ora bisogna vedere se saranno adottate misure per non raggiungere il cosiddetto “livello spazzatura”anche se, con un’Italia che all’estero è vista in maniera sempre meno affidabile, tutto diventa più difficile. Coneguenza del taglio al rating italiano sono stati i declassamenti, sempre da parte di S&P, di banche come Generali ( da A- a BBB+), UnipolSai (da BBB a BBB-) e Cattolica (da BBB a BBB- come UnipolSai).
Ma l’Italia non è l’unica ad essere “rimandata”. L’agenzia di rating Fitch ha infatti tagliato il credito sovrano francese da AA+ a AA ( per S&P la Francia è stabile su un valutazione AA). Questo downgrade è stato dovuto all’elevato tasso di disoccupazione (10,5%) francese.
Tutto ciò dimostra, ancora una volta, le difficoltà dell’area euro.
Per poter commentare l'articolo occorre essere registrati su Senigallia Notizie e autenticarsi con Nome utente e Password
Effettua l'accesso ... oppure Registrati!